Padule è una frazione del comune di Gubbio (PG) di 3427 abitanti situata a 443 m s.l.m. a 3 km di distanza dalla città di Gubbio
- paleolitico e neolitico: nel paleolitico l'area di padule non era vastamente abitata, mentre nel neolitico era ampiamente popolata nelle campagne di padule dove furono ritrovate catacombe, ceramiche e resti di un villaggio.
- Eta del bronzo: nell età del bronzo la zona di padule non era più ampiamente abitata visto lo spostamento delle popolazioni verso il monte ingino. Però vennero ritrovati resti di un piccolo villaggio nella zona del Catignano
- Epoca umbra e preromana: in quest' epoca padule era un villaggio sotto il dominio della città-stato di ikuvium ed era principalmente un villaggio di contadini. Era importante per ikuvium dato che era un centro di scambio per i pellegrini che andavano verso ikuvium che potevano godere pure di un alloggio per la notte. Era importante anche per le coltivazioni e allevamenti.
- Epoca romana: Nell epoca romana padule divenne sempre più importante. Venne ingrandita e nominata probabilmente padus date le vicine paludi, in latino palus. Aveva la stessa funzione del villaggio umbro solo che era più comoda. Persone anonime trovarono diversi pezzi di un mosaico e di una casa sulle campagne sotto il palazzo barbi. Infatti si crede che la piccola città fosse dotata di un piccolo tempio ed una piccola arena. Si crede che padus si estendeva da via del barco fino a campagne vaste sotto il palazzo barbi e dall attuale hotel padule fino all attuale chiesa di padule vicino al torrente
- medioevo: il primo edificio di padule nel medioevo fu il castel d'alfiolo fondato nel 980 d.c. Passato del tempo le paludi circostanti vennero bonificate da monaci irlandesi che in seguito venne chiamata padule dagli abitanti circostanti. Padule era una piccola città fondata tra due torri. Nel XII secolo cadde sotto il comune di Gubbio e assunse il ruolo di villa (frazione). Le ville vicine con meno di 7 fuochi (famiglie) venivano annesse alla villa più grande, infatti padule divenne una villa molto vasta che si estendeva da Colognola fino a s. Andrea del calcinaro e da s. Marco fino a spada. ogni villa aveva un sindaco che stabiliva ordine.
- eta moderna: nell età moderna padule fondo la nuova chiesa di Santa Maria ausiliatrice
- eta contemporanea: venne costruita una ferrovia che collegava fossato di vico ad Umbertide e padule era una stazione di essa. prima della prima guerra mondiale padule chiesa al comune di Gubbio di avere un proprio acquedotto. Dopo la seconda guerra mondiale la ferrovia fu distrutta anche se padule ebbe in poco tempo una crescita di popolazione sfiorando i 3000 abitanti. Dopo gli anni 80 padule ebbe pure una forte crescita economica con la fondazione della zona industriale, della discarica di Colognola e della cementeria colacem. Padule si espanse sempre di più in termini di popolazione ed economicamente fino ad oggi che è la frazione più grande, popolata e importante del comune di Gubbio.
Padule è collegata al centro di Gubbio e le frazioni limitrofe tramite la strada statale 219. In aggiunta, grazie alla strada provinciale 240, con cui ci si collega alla frazione di Ghigiano, si arriva direttamente al grande stabilimento Colacem, una delle due cementerie presenti sul suolo del comune di Gubbio, terzo produttore e distributore in Italia di cemento e società capofila del Gruppo Financo.
Padule era servita da una linea ferroviaria non più esistente. Altre linee non più funzionanti si trovavano a Branca e a Camporeggiano, oltre a quella centrale di Gubbio, quest'ultima ad oggi non più esistente così come tutte le altre presenti nel comune.