Pan-Pot è il nome con cui sono conosciuti i musicisti, DJ's e produttori tedeschi Tassilo Ippenberger e Thomas Benedix.
Il duo è ritenuto una delle collaborazioni più significative nell'ambito della musica techno, sia per quanto riguarda il volume di vendite che responso della critica.[1][2][3]
Fin dal loro concepimento, i Pan-Pot hanno affermato la loro presenza nella scena della musica techno contemporanea riscuotendo enorme successo nel 2007, con il rilascio del loro primo album Pan-O-Rama,[4] prodotto con la allora nascente etichetta discografica di Anja Schenider, Mobilee records.[5][6]
Il loro repertorio musicale è definito caratterizzato da una varietà di influenze musicali tra cui House, Techno e IDM, permettendo loro di dar vita a Live Set definiti da ritmiche decise, suoni elettronici e vocals.[7][8]
Tassilo e Thomas si incontrano nel 2003 a Berlino per studiare presso l'istituto SAE. I due produttori completano i loro studi in ingegneria del suono, formazione che li ha aiutati a definire il loro stile musicale.[9]
Nel 2005 il duo berlinese ospita Anja Schneider ad uno dei loro eventi,[10] che diede loro l'opportunità di stabilire un contatto favorevole con la a quel tempo nascente etichetta discografica Mobilee records.
Dopo poche settimane l'etichetta pubblica la sua seconda release,"Popy and Caste"[11], nonché l'album di debutto ufficiale dei Pan-Pot.
Da allora il duo ha iniziato a incidere una serie di brani e remixes sotto le etichette discografiche Mobilee e Einmaleins Musik.
La fama investe i Pan-Pot nel 2007, con il rilascio del loro primo album “Pan-o-rama”[12].
Brani come "Charly" e "Captain My Captain" riscossero enorme successo e resero gli artisti noti per il loro stile.[13]
Nel 2014 Pan-Pot lanciano la loro etichetta, Second State Audio[14].
^ Anna Kec, Pan-Pot Interview - Electronic Music, su analogik.com, Analogick.com. URL consultato l'8 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2013).
^Pan-Pot: The Documentary, su news.beatport.com, Beatport. URL consultato l'8 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2013).
^Pan-Pot Interview, su analogik.com, Analogick. URL consultato l'8 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2013).
^ Dan Cole, Pan-Pot: The Documentary, su news.beatport.com, Beatport News. URL consultato l'8 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2013).