Panfilo di Sulmona

San Panfilo di Sulmona
Statua di San Panfilo posta sulla facciata del Palazzo dell'Annunziata, a Sulmona
 

Vescovo

 
NascitaVII secolo
MorteVIII secolo
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza28 aprile
Patrono diSulmona

San Panfilo di Sulmona (Pacile, 650 circa – Corfinio, 700 circa) è stato un vescovo italiano, venerato dalla Chiesa cattolica come santo.

Nato nel VII secolo in Abruzzo, presso il non più presente borgo di Pacile, sito a 988 metri di altezza sul colle Mitra[1], era figlio di un pagano che lo ripudiò quando lui si convertì al cristianesimo. Visse tra il 600 e l'inizio del 700 d.C., durante il pontificato di papa Sergio I. Fu eletto vescovo nel 682: la tradizione lo descrive come una persona di animo molto generoso e gentile ed impegnato per la diffusione del cristianesimo tra i Longobardi. Fu vescovo di Sulmona. Morì a Corfinio, di cui fu probabilmente anche vescovo, presso la basilica di San Pelino da Brindisi, concattedrale della diocesi valvense.

Immediatamente fu venerato dai cittadini e sepolto fuori le mura presso un campo sopra cui sorse la cattedrale di San Panfilo; le sue reliquie riposano in un sarcofago presso la cripta del nuovo duomo settecentesco.

È il santo patrono dei comuni di Ocre, Scerni, Spoltore e Sulmona, dove vi sono chiese a lui dedicate.

Una leggenda agiografica

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La leggenda racconta che il padre ordinò a Panfilo di salire sopra un carro e di scendere da Pacile fino alla Valle del Gizio[1]. In quel punto la montagna era molto ripida e il carro sarebbe precipitato[1]. Invece, sembra che le ruote del carro siano affondate nella roccia, in modo che Panfilo potesse scendere lentamente a valle[1]. Si racconta che si possono scorgere, sui fianchi del monte, le orme dei buoi e le scanalature prodotte dalle ruote del carro[1].

  1. ^ a b c d e Alla scoperta del monte Rotella, montagna sacra per gli alpini, in L'Opinionista Giornale Online, Pescara, 3 luglio 2019.

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