Pango software | |
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Genere | Libreria di C |
Sviluppatore | Owen Taylor[1] Raph Levien Behdad Esfahbod |
Data prima versione | 11 luglio 1999[2] |
Ultima versione | 1.54.0 (9 giugno 2024) |
Ultima beta | 1.44.7 (25 ottobre 2019) |
Sistema operativo | Multipiattaforma |
Linguaggio | C |
Licenza | LGPL (licenza libera) |
Sito web | pango.gnome.org/ |
Pango (stilizzato come Παν語) è una libreria per la collocazione (layout) e la resa (rendering) dei glifi di un testo in modalità grafica per la maggior parte degli alfabeti diffusi al mondo.
Il suo nome deriva dall'unione del termine greco pan (παν, "tutto") con quello giapponese go (語, "linguaggio")[3] e nacque come proposta di fusione tra i progetti GScript e GnomeText.[4][5][6][7][8]
Si tratta di una libreria special purpose, che si differenzia da quelle general purpose per la resa grafica come Cairo, con cui può essere usata in abbinamento e che viene persino raccomandata nella documentazione stessa di Cairo.[9]
La maggior parte del lavoro su Pango ha finora riguardato il contesto del widget toolkit GTK+. Pango costituisce il nucleo per la manipolazione del testo e dei font di caratteri anche per GTK+ versione 2.x.
La libreria è progettata per essere modulare; il nucleo del motore di layout di Pango può essere utilizzato con diversi font di backend. Ci sono tre backend di base, con molteplici opzioni per il rendering di ciascuno di essi:
È possibile caricare dinamicamente moduli aggiuntivi per poi gestire il layout del testo di particolari combinazioni di scritture e di font di backend. Pango viene distribuita con una vasta selezione di moduli, per esempio per l'ebraico, l'arabo, l'Hangŭl, il thailandese e un certo numero di scritture indiane. Sono virtualmente supportati tutti i principali alfabeti del mondo.
Pango include PangoLayout, un driver di alto livello per la collocazione di interi blocchi di testo, e le routine per aiutare la stesura di testo internazionalizzato.
Pango dipende dalla versione 2.x della libreria GLib.
La versione 1.17 di Pango (e successive) supportano la funzionalità OpenType locl, che consente l'utilizzo di glifi localizzati per lo stesso punto di codice Unicode. Un esempio rapido visibile su Linux è dato dal seguente codice (assumendo che si sia installata la versione 5.01 del font Verdana, che supporta la funzionalità locl per la lingua romena):
for lang in en ro; do pango-view \
--font="Verdana 64" \
--text "şţ vs. șț in $lang" \
--language=$lang; done
Impostando la lingua locale attraverso l'apposita variabile d'ambiente POSIX (ad esempio LANG=ro_RO.UTF-8), Pango adotterà la funzionalità locl per i font. Infine, è possibile cambiare la lingua all'istante nello stesso testo usando il markup di Pango, come nel seguente codice:
pango-view \
--font="Verdana 24" \
--markup \
--text 'In the same text: şţ(en) and <span lang="ro">şţ(ro).</span>'
A partire dalla versione 1.37.1, Pango ha aggiunto ulteriori attributi per fornire un pieno supporto per le funzionalità OpenType.[10][11][12]
Pango è stato integrato nella maggior parte delle distribuzioni Linux. Il toolkit per l'interfaccia utente GTK utilizza Pango per tutti i suoi rendering di testo,[13] così come le versioni per Linux di Mozilla Firefox e Mozilla Thunderbird.[14]