Paoletta Magoni | |||||||||||||||||||||
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Paoletta Magoni nel 1986 | |||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||
Altezza | 159 cm | ||||||||||||||||||||
Peso | 52 kg | ||||||||||||||||||||
Sci alpino | |||||||||||||||||||||
Specialità | Slalom speciale, combinata | ||||||||||||||||||||
Squadra | Faip Selvino[1] | ||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1988 | ||||||||||||||||||||
Palmarès | |||||||||||||||||||||
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Paola Magoni detta Paoletta (Selvino, 14 settembre 1964) è un'ex sciatrice alpina italiana, campionessa olimpica nello slalom speciale a Sarajevo 1984.
In seguito al matrimonio assunse anche il cognome del coniuge e gareggiò come Paoletta Magoni-Sforza.
Originaria di Selvino, è sorella dell'allenatore di sci alpino Livio e del calciatore Oscar[1]. Si mise in luce vincendo, appena quindicenne, la medaglia di bronzo nella discesa libera agli Europei juniores di Madonna di Campiglio 1980[2][3] e, nella stessa stagione, le sue prime medaglie ai Campionati italiani, tra le quali l'oro nella combinata[4].
Nella stagione 1980-1981 ottenne il primo risultato di rilievo in Coppa del Mondo, nello slalom speciale di Piancavallo del 13 dicembre 1980 (14ª) e vinse, nella medesima specialità nella quale avrebbe poi colto i maggiori successi in carriera, la medaglia'argento agli Europei juniores di Škofja Loka 1981[2][3]. L'anno dopo partecipò alla prima edizione dei Mondiali juniores, Auron 1982, aggiudicandosi la medaglia d'oro nella combinata, e ai Mondiali di Schladming 1982, classificandosi 29ª nella discesa libera[senza fonte].
Ai XIV Giochi olimpici invernali di Sarajevo 1984, sua prima presenza olimpica, vinse lo slalom speciale del 17 febbraio, il primo oro olimpico dello sci alpino femminile italiano: 4ª a pari merito con la francese Perrine Pelen al termine della prima manche con 48,85, la Magoni si impose nella seconda facendo segnare il miglior tempo di manche, 47,62, e vincendo la gara con 91 centesimi di vantaggio sulla francese, seconda, e 1,03 sull'atleta liechtensteinese Ursula Konzett[5]. Fu una vittoria a sorpresa, dato che la diciannovenne italiana non aveva al suo attivo nemmeno un piazzamento sul podio nelle gare di Coppa del Mondo, dove il suo miglior risultato in carriera fino a quel momento era un sesto posto[1]; disputò anche lo slalom gigante, classificandosi 32ª.
Un mese dopo, il 18 marzo, nello slalom speciale di Jasná conquistò anche il primo podio di Coppa del Mondo (3ª); il 14 gennaio 1985 ottenne la sua unica vittoria nel circuito (nonché ultimo podio), nello slalom speciale di Pfronten, e il 9 febbraio vinse la medaglia di bronzo, sempre nello slalom speciale, ai Mondiali di Bormio 1985: fu la sola medaglia italiana di quella rassegna. Ai Mondiali di Crans-Montana 1987 si classificò 24ª nello slalom gigante[senza fonte] e continuò a gareggiare in Coppa del Mondo fino al termine della stagione 1987-1988, ottenendo l'ultimo risultato il 18 gennaio a Saas-Fee sempre in slalom speciale (8ª), mentre ai XV Giochi olimpici invernali di Calgary 1988 chiuse 7ª nello slalom speciale e non terminò lo slalom gigante.
Data | Località | Paese | Specialità |
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14 gennaio 1985 | Pfronten | Germania Ovest | SL |
Legenda:
SL = slalom speciale