Paphiopedilum charlesworthii

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Paphiopedilum charlesworthii
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
OrdineAsparagales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaCypripedioideae
GenerePaphiopedilum
SpecieP. charlesworthii
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
OrdineOrchidales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaCypripedioideae
GenerePaphiopedilum
SpecieP. charlesworthii
Nomenclatura binomiale
Paphiopedilum charlesworthii
(Rolfe) Pfitzer, 1894
Sinonimi

Cypripedium charlesworthii
Rolfe, 1893
Cordula charlesworthii
(Rolfe) Rolfe, 1912
Cypripedium crawshayae
O'Brien, 1898
Paphiopedilum charlesworthii f. sandowiae
Braem, 1998
Paphiopedilum charlesworthii f. crawshayae
(O'Brien) O.Gruss, 1999

Paphiopedilum charlesworthii (Rolfe) Pfitzer, 1894 è una pianta della famiglia delle Orchidacee.[1]

È un'orchidea di medio-piccola taglia che cresce epifita, con foglie lineari di colore verde chiaro con macchie viola nella pagina inferiore. La fioritura avviene in estate - autunno con un unico fiore su uno stelo eretto, lungo fino a 25 centimetri, pubescente, coperto da brattee floreali. Il fiore è veramente spettacolare, grande mediamente 8 centimetri, con labello sacciforme e di colore che sfuma tra il verde, il marroncino e il rosa-viola[2].

Distribuzione e habitat

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La specie è originaria di Myanmar, Thailandia, India (Assam) e Cina sud-orientale, dove cresce alle alte quote, su picchi isolati, in profonde spaccature della roccia, nei versanti esposti a ovest o nord-oves, tra i 1200 e i 2200 metri di quota[2].

Questa pianta richiede terriccio fertile e umidità tutto l'anno, esposizione all'ombra siccome teme molto la luce solare diretta e temperature non particolarmente elevate[2].

  1. ^ (EN) Paphiopedilum charlesworthii, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  2. ^ a b c Paphiopedilum charlesworthii, in Internet Orchid Species Photo Encyclopedia. URL consultato il 5 marzo 2014.

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