Parasitaxus usta | |
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Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Pinophyta |
Classe | Pinopsida |
Ordine | Pinales |
Famiglia | Podocarpaceae |
Genere | Parasitaxus de Laub., 1972 |
Specie | P. usta |
Nomenclatura binomiale | |
Parasitaxus usta (Vieill.) de Laub., 1972 | |
Sinonimi | |
Dacrydium ustum |
Parasitaxus usta (Vieill.) de Laub., 1972 è una rara conifera appartenente alla famiglia delle Podocarpaceae, endemica della Nuova Caledonia; è l'unica specie nota del genere Parasitaxus.[2]
È considerato sacro dai Kanak.[3]
È un arbusto che raggiunge al più 1,8 m d'altezza, con foglie rosso scuro, che cresce solo in alcune aree boschive della Nuova Caledonia.
È generalmente menzionato che Parasitaxus usta è l'unico parassita conosciuto appartenente alle Gymnospermae.[3] La specie manca di radici ed è sempre trovata attaccata a quelle di esemplari di Falcatifolium taxoides (altro membro delle Podocarpaceae). Tuttavia la questione non è stata ancora pienamente chiarita: la pianta non presenta austori, come accade invece per le Angiosperme, ed è considerata da alcuni una micoeterotrofa.[4]
È stato scoperto e descritto per la prima da Eugène Vieillard nel 1861 come Dacrydium ustum Vieill. Sinonimi successivi sono Podocarpus ustus (Vieill.) Brogn. & Gris, 1866, e Nageia usta (Vieill.) Kuntze, 1891.
Studi recenti suggeriscono una relazione stretta con il genere Lepidothamnus e, in particolare, con la specie Lepidothamnus fonkii.[senza fonte]