Parco nazionale marino di Kisite-Mpunguti | |
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Kisite Mpunguti Marine Park & Reserve | |
Tipo di area | Parco nazionale |
Codice WDPA | 763 |
Class. internaz. | II |
Stato | Kenya |
Contea | Kwale |
Superficie a mare | 3900 ha |
Provvedimenti istitutivi | 1973 e 1978 |
Gestore | Kenya Wildlife Service |
Mappa di localizzazione | |
Sito istituzionale | |
Il Parco nazionale marino di Kisite-Mpunguti è una area naturale protetta del Kenya istituita nel 1973 (Ksite) e 1978 (Mpunguti) che riguarda l'area marina intorno alle isole suddette. Si trova nell'Oceano Indiano al largo della costa meridionale del Kenya, a sud del villaggio di Shimoni nella contea di Kwale.
Nel 1973 venne istituito il Parco Nazionale marino di Kisite (KMNP), i cui confini vennero ridefiniti e allargati nel 1976. Nel 1978 venne definita la Riserva Nazionale Marina di Mpunguti (MMNR) a seguito di controversie locali sulla perdita di zone di pesca causata dalla creazione del Parco Nazionale. Oggi il complesso costituito da KMNP e MMNR è gestito Kenya Wildlife Service (KWS) da una sede continentale presso il villaggio di Shimoni, usando un avamposto sull'isola di Mpunguti ya Chini come base per le pattuglie. Sebbene i ricavi vengano raccolti a livello del singolo parco, tutti vengono rimessi direttamente alla sede centrale del KWS, che stabilisce i budget e assegna i fondi a KMNP e MMNR.[1]
Le due aree protette di Kisite e Mpunguti, sebbene amministrate come un unico complesso, sono soggette a diversi regimi di conservazione. Nel KMNP più grande non è consentito alcun utilizzo economico, mentre nelle MMNR sono permesse attività di pesca con metodi tradizionali. Le attività turistiche di immersione e snorkeling si svolgono sia in KMNP che in MMNR.[1]
Il parco nazionale marino di Kisite-Mpunguti occupa una superficie di 39 km², di cui 28 km² relativi al parco nazionale di Kisite e 11 km² relativi alla riserva marina di Mpunguti.
Il parco di Kisite è composto dall'isola omonima, dalla barriera corallina di Mako Kokwe e dalle loro acque aperte circostanti. La riserva di Mpunguti è formata dalle due isole coralline di Mpunguti superiore (Mpunguti ya Juu) e Mpunguti inferiore (Mpunguti ya Chini) e le acque circostanti. Questo complesso, chiamato anche Kisite Mpunguti Marine Conservation Area (KMMCA) si trova a circa 10 km al largo della costa meridionale del Kenya vicino a Shimoni, a sud dell'isola Wasini, nella contea di Kwale vicino al confine con la Tanzania.[1]
L'isola di Kisite è un'area riconosciuta a livello internazionale come Important Bird Area per gli uccelli marini migratori.[2]
Il clima è umido con temperature medie annue fra 22 e 34 °C e precipitazioni annue di circa 500 mm.[3]
L'area protetta marina di Kisite-Mpunugti è conosciuta per i suoi diversi ecosistemi e habitat fra cui barriere coralline, piante marine, mangrovie e supporta una ricca biodiversità di specie fra cui tartarughe marine, delfini, balene e specie di pesci della barriera corallina.[4]
Gli avvistamenti accertati di mammiferi acquatici includono i delfini della specie Tursiops aduncus, Sousa chinensis e Stenella longirostris, la balena Megaptera novaeangliae e il dugongo a rischio estinzione Dugong dugon.[5]
A partire dal 2008 nel parco si è registrato il ritorno delle tartaruge marine. Tra il 2008 e il 2010 sono stati segnalate centinaia di avvistamenti. Le principali specie osservate sono la tartaruga verde (Chelonia mydas) e la tartaruga embricata (Eretmochelys imbricata), entrambe attualmente indicate come minacciate di estinzione nella lista rossa IUCN delle specie minacciate di estinzione.[6]
Un altro importante abitante del parco è il granchio del cocco (Birgus latro), il più grande artropode terrestre esistente. È endemico dell'area di Kisite-Mpunugti e si trova nell'Isola di Mpunguti inferiore.[7]
Come detto in precedenza, l'isola di Kisite è una come Important Bird Area che svolge un ruolo fondamentale per il sostenimento di specie di uccelli pelagici e la nidificazione di uccelli marini. Tra luglio e ottobre l'isola ospita una significativa colonia riproduttiva di Sterna dougallii di cui sono state registrate fino a 1.000 coppie, anche se i numeri oscillano notevolmente di anno in anno. Anche la Sterna fuscata nidifica qui regolarmente insieme all' Egretta dimorpha.[8]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 243866817 · GND (DE) 4618989-0 |
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