Parco nazionale di Bardia | |
---|---|
Tipo di area | Parco nazionale |
Codice WDPA | 1308 |
Class. internaz. | II |
Stati | Nepal |
Regioni | Regione del Medio Occidente |
Province | Bheri |
Comuni | Bardiya, Banke, Surkhet |
Superficie a terra | 968 km² |
Provvedimenti istitutivi | 1988 |
Gestore | Dipartimento dei parchi nazionali e della conservazione della fauna selvatica |
Mappa di localizzazione | |
Il parco nazionale reale di Bardia è un'area naturale protetta del Nepal istituita nel 1988. Il territorio si trova nella Regione del Medio Occidente, a cavallo fra i distretti di Bardiya, Banke e Surkhet. Il parco ha una superficie di 968 km² a cui si aggiunge un'area cuscinetto costituita nel 1996 di 328 km².
Lo scopo principale del parco è la conservazione di un ecosistema del Terai occidentale comprendente la specie della tigre e delle sue prede.
Il territorio protetto nacque nel 1968 come Riserva Reale di Caccia. Nel 1976 divenne la Royal Karnali Wildlife Reserve, con una superficie di 368 km². Nel 1982 fu rinominata Royal Bardia Wildlife Reserve e nel 1984 il territorio venne esteso a comprendere la valle del fiume Babai. Venne dichiarato parco nazionale nel 1988. Nel 1996 venne aggiunta una zona cuscinetto di 328 km² nella parte meridionale del parco.
Il parco si estende nella pianura del Terai occidentale a est del fiume Karnali il cui ramo denominato Geruwa ne forma il limite occidentale, mentre la cresta delle Churia nelle Siwalik lo delimita a settentrione dove si raggiunge la massima elevazione con il Sukarmala (1.441 m). Il limite meridionale è formato dalla strada nazionale H01, detta Mahendra Rajmarg o Mahendra Highway, mentre nella parte orientale il confine è formato dalla strada che collega Nepalgunj con Birendranagara.
Il territorio è costituito da pianura alluvionale del Karnali, la valle del fiume Babai e le Siwaliks. Esso può essere suddiviso in due zone climatiche:
Preso il villaggio di Thakudwara, nella zona orientale della pianura alluvionale del Karnali, è stato istituito il centro operativo del parco.
Gran parte del parco (circa il 70%) è ricoperto da foreste di Shorea robusta che occupa principalmente la zona tropicale inferiore insieme a savana e foreste ripariali. Nella zona tropicale superiore e lungo le cime delle Siwaliks si incontrano foreste di Pinus roxburghii, (detto anche Pinus longifolia o Chir Pine) e di querce.
Secondo uno studio del 1995 del dipartimento dei parchi nazionali e della conservazione della fauna selvatica, nel parco sono stimate 839 specie di flora.
Una specie caratteristica della zona è il Cordyceps sinensis, conosciuto anche come yartsa gunbu o yatsa gunbu, una strana combinazione fra piante a animali. Si tratta di un fungo del genere dei Cordyceps che si sviluppa in alcuni tipi di insetti, tipicamente nelle larve di alcuni lepidotteri, che poi uccide nutrendosi di esso.
Secondo i dati dell'annual report 2001 del dipartimento dei parchi nazionali e della conservazione della fauna selvatica, nel parco sono stati censiti oltre 50 specie di mammiferi, 400 specie di uccelli, 25 specie di rettili e anfibi e 125 specie di pesci.
Le principali specie di mammiferi caratteristiche del parco sono: la tigre del Bengala (Panthera tigris tigris), l'elefante indiano (Elephas maximus indicus), e l'antilope cervicapra (detta anche black buck). Il parco possiede inoltre la seconda più numerosa popolazione registrata di rinoceronti in Nepal (73 nel 2001), distribuiti nelle pianure alluvionali del Karnali e del Babai.
Le specie di uccelli simbolici del parco comprendono la Houbaropsis bengalensis (florican del Bengala), il Gyps africanus (grifone dorsobianco africano), alcune specie di pavone (Pavo cristatus e Pavo muticus) e l'oca indiana (Anser indicus).
Il parco ha ottenuto dal Tiger Global Forum un riconoscimento come uno dei più importanti ecosistemi per la conservazione della tigre.