Q. II Parioli | |
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Vista dei Parioli da Monte Mario | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Roma |
Città | Roma Capitale |
Circoscrizione | Municipio Roma II |
Data istituzione | 20 agosto 1921 |
Codice | 202 |
Codice postale | 00197/00198 |
Superficie | 4,75 km² |
Abitanti | 12 514 ab. |
Densità | 2 634,19 ab./km² |
Mappa dei quartieri di Roma |
Parioli | |
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Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Roma |
Città | Roma Capitale |
Circoscrizione | Municipio Roma II |
Data istituzione | 30 luglio 1977 |
Codice | 02B |
Superficie | 2,07 km² |
Abitanti | 21 567 ab. |
Densità | 10 418,84 ab./km² |
Mappa dei quartieri di Roma |
Parioli è il secondo quartiere di Roma, indicato con Q. II. Il toponimo indica anche la zona urbanistica 2B del Municipio Roma II di Roma Capitale.
Del quartiere Parioli fa parte il Villaggio Olimpico, inaugurato nel 1960 per la XVII Olimpiade svoltasi a Roma.
Il nome deriva dalla denominazione di "Monti Parioli", data a un gruppo di colline tufacee prima dell'urbanizzazione dell'area, avvenuta agli inizi del Novecento. Alcuni affermano che il nome derivi da peraioli, per le coltivazioni di peri che vi si trovavano.
Si trova nell'area nord della città, a ridosso della sponda sinistra del fiume Tevere.
Il quartiere confina:
La zona urbanistica confina:
"Pelaiolo" o "Peraiolo" è il nome originario dei colli dove attualmente si estende il quartiere Parioli, termine contadino che richiama i frutti del pero. Inizialmente, sulle colline affacciate sul Tevere e sull'Aniene, sorgevano solo casali suburbani con i loro latifondi che segnavano il confine tra la città e l'Agro Romano: tra rade costruzioni, stalle e maneggi si snodava un reticolo di viali ombrosi.[6]
Quando Roma diventa Capitale del Regno d'Italia, nascono rapidamente nuovi quartieri oltre le mura aureliane, Il quartiere Parioli è fra i primi quindici sorti a Roma nel 1911 ed ufficialmente istituiti nel 1921.
La costruzione di viale Parioli si ha su iniziativa di Filonardi e Giorgi, i proprietari dei terreni interessati alla creazione della nuova grande arteria. Il loro progetto prevede, lungo la strada, la costruzione di eleganti villini. Il viale Parioli, prolungato a viale Liegi, viene concepito come una "passeggiata di città", con pista-galoppatoio laterale all'ombra degli alberi.[6]
Quando le azioni delle Immobiliari precipitano la realizzazione delle nuove costruzioni lungo il viale rallenta fino ad interrompersi. Le difficoltà di edificazione sono determinate da una parte dall'orografia della zona, dall'altra dall'attesa del nuovo piano regolatore che avrebbe dovuto far crescere i prezzi dei terreni fuori porta. Nei primi anni del Novecento si allungano i viali Tiziano e Maresciallo Pilsudski, sempre concepiti come passeggiate per la nascente borghesia.
In quegli anni lo sviluppo edilizio del quartiere è legato al nome di Edmondo Sanjust di Teulada. Nel 1909 l'urbanista, nella relazione al suo piano, stabilisce che non sarebbero sorti grandi edifici, ma solo ville e villini con grande estensione di giardini. Questo resta solo un progetto sulla carta, poiché il regolamento edilizio speciale del 1922 definisce e varia come tipologia edilizia la palazzina sulla strada di quattro piani e diciannove metri d'altezza, senza giardino. Con l'avvento del regime fascista i Parioli diventano "zona aristocratica", destinata ai gerarchi del regime, anche se vi si trovano molti nobili ed esponenti della burocrazia giunta a Roma con i Savoia e non solo (nel 1938 vi nacque Juan Carlos di Borbone, re di Spagna dal 1975 al 2014).[6]
Il quartiere viene completato durante gli anni cinquanta. La domanda di case cresce insieme al boom. Per le Olimpiadi del 1960, svolte a Roma, la vasta area al confine con il quartiere Flaminio compresa tra le pendici di villa Glori, la via Flaminia e il viale Maresciallo Pilsudski è scelta per costruire il Villaggio Olimpico con una serie di importanti attrezzature sportive e di servizio. Un'altra importante infrastruttura realizzata per le Olimpiadi è corso di Francia, che termina contro la collina dei monti Parioli smistando il traffico, da un lato, verso piazza Ungheria e, dall'altro, verso il centro cittadino.
Con il piano regolatore del 1965 si stabilisce che ai Parioli, come in altri quartieri della "periferia storica", si possono aumentare superfici e volumi del 30%. Demolendo e ricostruendo si arriva invece a ricavare spazi aumentati anche del 100%. A ciò si aggiunge il mutare della destinazione d'uso di molte unità abitative. La collina residenziale diventa così rapidamente zona di servizi e di transito: il quartiere ospita ambasciate e consolati, banche estere e società finanziarie e una miriade di studi e uffici. Il giro d'affari legato alla terziarizzazione determina la rapida moltiplicazione di bar, ristoranti e negozi, un tempo scarsissimi.[6]
Sono moltissimi i film e le serie TV girati annualmente ai Parioli (più precisamente al Villaggio Olimpico), divenuto ormai uno dei quartieri-simbolo della Capitale.
La ricchezza che sin dall'inizio caratterizza il quartiere conferisce ai giovani abitanti dei Parioli e del Villaggio Olimpico lo stereotipo di uno stile di vita abbastanza alto, associato ad abbigliamento alla moda (prevalentemente sportivo), auto costose ed uso di prodotti di lusso, al punto che il nomignolo "pariolino" finisce per essere spesso usato a Roma per indicare in generale i giovani con questo stile, anche se non residenti nel quartiere. Il termine è usato il più delle volte con una connotazione dispregiativa, per indicare un atteggiamento altezzoso ed esclusivo alto borghese.
Un riferimento filmografico del giovane "pariolino" è nel personaggio dello studente benestante Roberto nel film Il sorpasso di Dino Risi, interpretato da Jean-Louis Trintignant. In tono assai più drammatico e negativo si può includere la figura di Dickie Greenleaf, coprotagonista de Il talento di Mr. Ripley. Rampollo di una famiglia di armatori americani, ozioso, cinico ed arido, frequentatore della Dolce Vita italiana di fine anni cinquanta.
Di rosso a due spade d'argento all'elsa d'oro incrociate in decusse e una foglia di palma verde posta in palo[7].
Nel territorio di Parioli si estendono, oltre il settore nord-est dell'omonima zona urbanistica 2B[9], le zone urbanistiche 2A Villaggio Olimpico, 2X Villa Ada e il settore nord della zona 2D Salario.
Vi sono poi vie dedicate a stati di tutto il mondo, città europee e sudamericane, scrittori, sportivi olimpionici, attori del Novecento.
È raggiungibile dalle stazioni: Piazza Euclide, Acqua Acetosa (Roma), Campi Sportivi e Monte Antenne. |
Nel quartiere, lungo la riva sinistra del Tevere, sono presenti anche gli impianti sportivi della zona dell'Acqua Acetosa con il campo di polo, lo Stadio delle Aquile (ora Stadio Paolo Rosi), il Circolo Canottieri Aniene e il Centro sportivo Giulio Onesti.
Inoltre, fra il parco di Villa Glori e via Flaminia si sviluppa il Villaggio Olimpico.
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