Era il maggiore degli undici figli di Bridget e William MacGill. Lasciò la scuola a undici anni per poi cominciare a lavorare. Fece vari lavori nelle fattorie come raccoglitore di patate[2], finché non fu assunto come manovale per la costruzione della linea ferroviaria Glasgow-Greenock. Era un lettore vorace e scrisse in quel periodo la sua prima raccolta di poesie, basata in gran parte sul suo lavoro e che rifletteva le sue preoccupazioni per la povera gente. Scrisse anche diversi articoli per il Daily Express di Londra che gli procurarono un lavoro come cronista. In seguito, grazie a Sir John Dalton, ex cappellano della Vittoria del Regno Unito e tutore del principe Giorgio, ebbe un lavoro e un alloggio al castello di Windsor.[3][4]
Dopo che dalla sua opera teatrale Suspense fu tratto l'omonimo film del 1930 diretto da Walter Summers, lo scrittore si trasferì negli Stati Uniti d'America con la moglie Margaret Gibbons, anch'essa scrittrice.
All'inizio del 2008, è stato realizzato un docufilm con Stephen Rea sulla sua vita, uscito in Irlanda nel 2009 come Child of the Dead End, il mesesimo titolo del memoir di MacGill.
In suo onore si tiene a Glenties un evento letterario annuale, il Patrick MacGill Festival.
Children of the Dead End: The Autobiography of a Navvy, London, Herbert Jenkins 1914; Edinburgh, Birlinn 2000, Edinburgh, Birlinn Limited, 2022, ISBN 978-1-78027-764-6
The Rat-Pit, London, Herbert Jenkins 1915; London, Caliban, 1982
The Amateur Army, London, Herbert Jenkins 1915
The Red Horizon, London, Herbert Jenkins 1916
The Great Push, An Episode in the Great War, London, Herbert Jenkins 1916; Edinburgh, Birlinn 2000
The Brown Brethren, London, Herbert Jenkins 1917
come John O’Gormanm The Dough-Boys, London, Herbert Jenkins 1919
The Diggers, The Australians in France, foreword by W. M. Hughes, Australian PM, London, Herbert Jenkins 1919
Glenmornan, London, Herbert Jenkins 1919; London, Caliban 1983
Maureen, London, Herbert Jenkins 1920
Fear!, London, Herbert Jenkins 1921
Lanty Hanlon, A Comedy of Irish Life, London, Herbert Jenkins 1922
Moleskin Joe, London, Herbert Jenkins 1923; London, Caliban 1983
The Carpenter of Orra, London, Herbert Jenkins 1924
Sid Puddiefoot, London, Herbert Jenkins 1926
Una Cassidy, London, Herbert Jenkins 1928
Tulliver’s Mill, London, Herbert Jenkins 1934
The Glen of Carra, London, Herbert Jenkins 1934
The House at the World's End, London, Herbert Jenkins 1935
^In inglese, the navy poet, I "navy" erano lavoratori itineranti che operavano come macchinisti sui battelli ma erano impiegati anche nella costruzione di ferrovie e gallerie.