Periplocoideae

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Periplocoideae
Periploca graeca
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Lamiidi
OrdineGentianales
FamigliaApocynaceae
SottofamigliaPeriplocoideae
Endl., 1838
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineGentianales
FamigliaApocynaceae
SottofamigliaPeriplocoideae
Serie tipo
Periploca
L., 1753
Generi

Le Periplocoideae Endl., 1838 sono una sottofamiglia di piante della famiglia Apocynaceae.[1]

La sottofamiglia comprende specie erbacee, arbustive o rampicanti, con foglie opposte, ricche di latice.[2]
I fiori, ermafroditi, attinomorfi, sono usualmente disposti in infiorescenze a cima.[2]
Il polline della maggior parte delle Periplocoideae si presenta aggregato in semplici strutture granulari, dette tetradi polliniche, presenti in numero di quattro per ogni antera; in alcuni generi (Decalepis, Epistemma, Finlaysonia, Gymnanthera, Hemidesmus, Schlechterella, Streptocaulon) le tetradi sono agglutinate a formare dei piccoli ammassi globulari (dette pollinii o pollinodii) simili a quelli descritti nelle Orchidaceae. Tanto le tetradi che i pollinii sono esposti, dopo l'antesi, in strutture specializzate dette traslatori: il traslatore è costituito da una struttura di supporto a forma di cucchiaio munita di un disco adesivo, che aderisce agli insetti impollinatori.[3][4][5]
I frutti sono composti da due follicoli. I semi sono spesso dotati di un ciuffo di peli setosi, che ne facilita la dispersione anemocora.[2]

Distribuzione e habitat

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La sottofamiglia è diffusa in Europa, Africa continentale, Madagascar, Asia e Australia[6].

La maggior parte delle specie si trova nelle foreste tropicali e nelle savane della zona tropicale e subtropicale, ma alcune specie crescono anche nella macchia mediterranea dell'Europa e del Nord Africa (Periploca spp.) e negli ambienti aridi semi-desertici (p.es.Periploca aphylla, Ectadium spp., Raphionacme spp.)[6].

In Italia è segnalata la specie Periploca graeca, originaria del Mediterraneo nord-orientale, introdotta come pianta ornamentale e naturalizzata in diverse regioni: in Toscana nel Parco naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli[7], in Puglia (Parco naturale regionale Bosco e paludi di Rauccio, laghi Alimini, Riserva naturale Le Cesine[8]); in passato segnalata in Calabria (boschi di Rosarno, non più ritrovata)[9].

In passato considerata come famiglia sé stante (Periplocaceae), la sottofamiglia Periplocoideae comprende 33 generi[1]:

  1. ^ a b Endress M.E., Liede-Schumann S. & Meve U., An updated classification for Apocynaceae, in Phytotaxa, vol. 159, 2014, pp. 175-194, DOI:10.11646/phytotaxa.159.3.2.
  2. ^ a b c Hyde, M.A., Wursten, B.T., Ballings, P. & Coates Palgrave, M., Apocynaceae subfamily Periplocoideae, in Flora of Zimbabwe, 2014. URL consultato il 26 settembre 2014.
  3. ^ Verhoeven R.L. & Venter H.J.T., Pollinium structure in Periplocoideae (Apocynaceae), in Grana, vol. 37, n. 1, 1998, DOI:10.1080/00173139809362633.
  4. ^ Verhoeven R.L. and Venter H.J.T., Pollen morphology of the Periplocoideae, Secamonoideae, and Asclepiadoideae (Apocynaceae), in Ann. Missouri Bot. Gard, vol. 88, 2001, pp. 569–582.
  5. ^ Harder L.D., Johnson S.D., Function and evolution of aggregated pollen in Angiosperms (PDF), in International Journal of Plant Sciences, vol. 169, 2008, pp. 59-78 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  6. ^ a b Venter H.J.T., Verhoeven R.L., Diversity and relationships within the Periplocoideae (Apocynaceae), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol. 88, n. 4, 2001, pp. 550-568.
  7. ^ A.A.V.V., Dal Calambrone alla Burlamacca: guida alla natura del Parco Migliarino - S. Rossore - Massaciuccoli, Pisa, Nistri-Lischi, 1983, pp. 141.
  8. ^ Di Pietro R. et al, Preliminary results of floristic and vegetation surveys in three coastal humid areas in the Puglia region (southern Italy) (PDF), in Lazaroa 2009; 30: 99-107. URL consultato il 25 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2010).
  9. ^ Paola Gastaldo, Compendio della flora officinale italiana, Piccin, 1987, p. 295, ISBN 9788829905997.

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