Persoonia falcata

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Persoonia falcata
Persoonia falcata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni basali
OrdineProteales
FamigliaProteaceae
SottofamigliaPersoonioideae
TribùPersoonieae
GenerePersoonia
SpecieP. falcata
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseRosidae
OrdineProteales
FamigliaProteaceae
SottofamigliaPersoonioideae
TribùPersoonieae
GenerePersoonia
SpecieP. falcata
Nomenclatura binomiale
Persoonia falcata
R.Br., 1810

Persoonia falcata R.Br., 1810, conosciuta comunemente come pero selvatico, è una pianta della famiglia Proteaceae, nativa del nord dell'Australia.[1][2]

Gli indigeni dell'isola di Groote nella loro lingua enindhilyagwa chiamano questa pianta awulka mentre gli indigeni provenienti dalla Terra di Arnhem nella loro lingua Rirratjingu la chiamano dangapa.[3]

Persoonia falcata cresce come un arbusto legnoso o un piccolo albero, da 1 a 9 metri di altezza. La spessa corteccia di colore grigio scuro è stratificata e a scaglie. Le foglie possono arrivare a 8–35 cm di lunghezza e 0,4–3 cm di larghezza, il loro colore si aggira intorno al verde-grigio. I fiori, di colore giallo, appaiono da giugno a novembre[4] mentre i frutti sono delle drupe giallo-verdi, che appaiono all'incirca da ottobre a febbraio e spesso sono mangiati dagli aborigeni del territorio.[5]

Distribuzione e habitat

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Persoonia falcata cresce in una vasta fascia dell'Australia settentrionale, generalmente entro 300 km dalla costa, dal nord del Gran Deserto Sabbioso, nell'Australia Occidentale, attraverso il Territorio del Nord, sino all'altopiano di Blackdown nel Queensland centro-orientale.[2][4]

Cresce lungo i corsi d'acqua e le gole, generalmente su pietra arenaria o su suoli alluvionali.[2] Raramente si può anche trovare su suoli argillosi.[4]

Questa specie fu formalmente descritta dal botanico scozzese Robert Brown nel 1810 nel suo libro "Nell'ordine naturale delle piante chiamate Proteaceae" avendone collezionate alcune lungo il fiume "Endeavour", attuale nord Queensland.[6] Il nome di questa specie deriva dall'aggettivo latino falcata "a forma di falce" e si riferisce chiaramente alla forma delle foglie.

Nel 1870 George Bentham pubblicò la sua prima relazione genetica della Persoonia nel volume 5 del suo storico libro: Flora Australiensis. Divise il genere in 3 sezioni, mettendo P. falcata tra le piante dell'Ovest Australiano.[7] La revisione della Flora Australiana che avvenne nel 1995 lo vide classificato nel gruppo Teretifolia, insieme ad altre nove specie di piante provenienti dal Sud-Ovest Australiano.[8]

I tentativi di far crescere Persoonia falcata presso il Royal Botanic Gardens di Sydney e Melbourne sono falliti.[8]

Gli aborigeni bevono un infuso di queste foglie per combattere raffreddori e diarrea. Le foglie possono anche essere usate come cicatrizzante per ferite.[5]

  1. ^ (EN) Persoonia falcata R.Br., su Plants of the World Online, Kew Science. URL consultato l'11 ottobre 2024.
  2. ^ a b c (EN) Persoonia falcata R.Br., su Flora Base, Flora of Western Australia. URL consultato il 28 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2011).
  3. ^ Raymond Specht, Aboriginal Plant Names in Northeastern Arnhem Land: Groote Eylandt - Enindilyakwa Language; Yirrkala - Rirratjingu Language, in Australian Aboriginal Studies, n. 1, 2006, pp. 63–67, ISSN 0729-4352 (WC · ACNP).
  4. ^ a b c (EN) Persoonia falcata, su Flora of Australia Online. URL consultato il 28 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2016).
  5. ^ a b (EN) John Brock, Native plants of northern Australia, Frenchs Forest, New South Wales, New Holland Press, 2001 [1988], p. 279, ISBN 1-876334-67-3.
  6. ^ "Persoonia falcata R.Br.".
  7. ^ Bentham, George, Persoonia, in Flora Australiensis, vol. 5, London, United Kingdom, L. Reeve, 1870, pp. 380–81, 386.
  8. ^ a b Weston, Peter H., Proteaceae subfamily Persoonioideae: Botany of the Geebungs, Snottygobbles and their Relatives, in Australian Plants, vol. 22, n. 175, 2003, pp. 62–78, ISSN 0005-0008 (WC · ACNP).

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