Peter Jonas Bergius (Vittaryd, 6 luglio 1730 – Stoccolma, 10 luglio 1790) è stato un botanico svedese.
Figlio di un pastore protestante, studiò all'Università di Uppsala, dove ebbe come insegnante Linneo, per il quale scrisse una tesi sui muschi.[1] Ottenne la laurea in medicina nel 1755, discutendo una tesi sul vaiolo, e si trasferì a Stoccolma, dove esercitò la professione medica, prodigandosi in particolare per fornire cure mediche ai meno abbienti.[2]
Nel 1758 fu eletto membro dell'Accademia reale svedese delle scienze;[2] nel 1767 pubblicò il trattato Descriptiones plantarum ex Capite Bonae Spei, nel quale descrisse la flora dell'Africa del sud basandosi sugli esemplari acquisiti nel tempo da diverse collezioni.[3] Con il fratello Bengt acquistò nel 1759 una proprietà, allargata nel 1777, nella quale installò un giardino botanico;[2] questo, insieme con l'erbario e la biblioteca, fu donato al pubblico dopo la sua morte. Spostato nell'area di Frescati, il Bergianska trädgården è oggi amministrato congiuntamente dall'Accademia reale svedese delle scienze e dall'Università di Stoccolma.[3]
In suo onore è stato battezzato Bergia un genere della famiglia delle Elatinaceae.[3]
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