Phuntsog Namgyal II | |
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Chogyal del Sikkim | |
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In carica | 1733 – 1780 |
Incoronazione | 1733 |
Predecessore | Gyurmed Namgyal Sikkim |
Successore | Tenzing Namgyal |
Nascita | Ang-nye-khi-sa, 1733 |
Morte | Tumlong, 1780 |
Dinastia | Namgyal |
Padre | Gyurmed Namgyal |
Madre | una monaca del Monastero di Sanga Choeling |
Religione | Buddhismo |
Phuntsog Namgyal II (Ang-nye-khi-sa, 1733 – Tumlong, 1780) fu chogyal del Sikkim dalla nascita fino alla morte.
Phuntso II Namgyal nacque postumo a Ang-nye-khi-sa nel 1733, reputato figlio di Gyurmed Namgyal, chogyal del Sikkim, e di una monaca del Monastero di Sanga Choeling, figlia di Neer-Gahden, della famiglia Tak-chhungtar. Data questa sua particolare posizione al trono, la sua ascesa venne contestata e parallelamente si autoproclamò re Chandzod Tamding.
Educato a Lhasa, nel Tibet, venne formalmente consacrato come Chogyal al Monastero di Yoksum. Egli regnò per i primi anni della propria vita con Rabden Sharpa. Durante il suo regno gran parte dei territori dello stato vennero persi a favore dell'espansionismo di Nepal e Bhutan. Egli stabilì la capitale a Tumlong.
Egli sposò in prime nozze Angel, figlia di Raden Sher-pa, il reggente. In seconde nozze sposò la figlia di Deba Shamsher Khiti Phukpa e in terze nozze la figlia di Pishti-Tergyen del Tibet.
Egli morì al palazzo reale di Tumlong nel 1780.[1]