Phyllis Calvert, pseudonimo di Phyllis Hannah Bickle (Chelsea, 18 febbraio 1915 – Londra, 8 ottobre 2002), è stata un'attrice britannica.
Nata Phyllis Hannah Bickle a Chelsea, studiò danza fin dall'età di sei anni[1] presso la Margaret Morris School of Dancing, e a dieci ballava al fianco di Ellen Terry[1], celebre diva delle scene britanniche dell'epoca. Successivamente apparve nello spettacolo She Shall Have Music, che fu scritto appositamente per lei[1].Il debutto cinematografico avvenne già nel 1927, quando aveva 12 anni, nel film The Arcadians, che fu seguito durante gli anni trenta da alcuni altri sporadici ruoli non accreditati. In quel periodo infatti, la Calvert aveva già abbandonato la danza per dedicarsi completamente alla recitazione, e accumulò una certa esperienza lavorando con molte compagnie teatrali di giro[1] prima di debuttare sui palcoscenici londinesi nel 1939 con A Woman's Privilege. Tra i suoi successi teatrali, da ricordare nel 1942 quello nella pièce Flare Path di Terence Rattigan, nel ruolo di Patricia Graham.
All'inizio degli anni quaranta, l'attrice ritornò a lavorare con regolarità anche sul grande schermo. Il suo primo successo fu nel film Kipps (1941), adattamento di una novella di H.G. Wells diretto da Carol Reed, ma fu grazie alla collaborazione con la casa produttrice Gainsborough Picture che la carriera cinematografica della Calvert prese slancio, ad iniziare dal biografico Il nemico di Napoleone (1942), con Robert Donat, e dal dramma in costume L'uomo in grigio (1943), in cui ebbe come partner James Mason e Margaret Lockwood. Con le sue maniere eleganti e signorili, l'attrice divenne una delle più celebri dive britanniche degli anni quaranta[1]. Nel 1944 fu protagonista femminile assoluta del sentimentale Il mio amore vivrà, tratto dal romanzo di Michael Sadleir, in cui interpretò il ruolo di Fanny, la figlia illegittima di un politico, che si trova a lottare contro l'ostilità della famiglia e dell'entourage del giovane diplomatico che la vuole sposare. Nel film, in cui ritrovò come partner James Mason, recitò anche il giovane Stewart Granger.
Dalla seconda metà del decennio, la Calvert apparve ancora in film quali Un grande amore di Paganini (1946), biografia romanzata del grande violinista (interpretato da Stewart Granger), Fiamme del destino (1947), nel ruolo della caparbia Jackie Farnish, che progetta di vendicarsi del fidanzato che l'ha lasciata in seguito ai rovesci finanziari che hanno rovinato la famiglia di lei, e Il segreto della porta chiusa (1950), in cui l'attrice recitò il complesso ruolo di Yvonne Winter, una donna che perde la memoria in seguito a un bombardamento e si trova ad affrontare la perfidia della propria sorellastra, che intende rubarle l'amore del marito. Diede inoltre un'eccellente interpretazione nella parte della madre della ragazza infelice nel drammatico Mandy, la piccola sordomuta (1952)[1].
Nella seconda metà degli anni cinquanta l'attrice tornò a concentrarsi sul teatro e iniziò a lavorare con una certa regolarità per il piccolo schermo, interpretando il ruolo della signora March nelle serie televisive Little Women e Good Wives, entrambe prodotte nel 1958 e ispirate ai romanzi di Louisa May Alcott. Nello stesso anno impersonò Mrs. Margaret Munson, brillante moglie di un compassato diplomatico britannico (interpretato da Cecil Parker), che aiuta la propria sorella Ann Kalman (Ingrid Bergman), celebre attrice teatrale, a conquistare un affascinante funzionario statunitense della Nato (Cary Grant) nell'elegante commedia Indiscreto di Stanley Donen. Nel film Ancora una domanda, Oscar Wilde! (1960), la Calvert interpretò il ruolo di Constance Lloyd, la moglie del celebre scrittore Oscar Wilde (Robert Morley), in una rappresentazione di stampo teatrale del famoso caso giudiziario che coinvolse Wilde in piena epoca vittoriana. Nel satirico Oh, che bella guerra! (1969), una dissacrante presa in giro del militarismo in cui sfilarono molti celebri divi britannici, l'attrice interpretò il ruolo di Lady Haig, per la regia di Richard Attenborough, al suo debutto dietro la macchina da presa.
Dall'inizio degli anni settanta, la Calvert continuò a lavorare per il piccolo schermo, interpretando diverse serie televisive, tra cui Kate, di cui fu protagonista in 38 episodi dal 1970 al 1972 nei panni di una columnist di mezza età che tiene una rubrica giornalistica su un popolare magazine. All'attività televisiva affianca quella teatrale, con opere come Dear Daddy. Le sue apparizioni televisive continuarono con una certa regolarità anche negli anni ottanta e novanta, fino all'ultimo ruolo nell'episodio Morti sospette (Blue Herrings), girato nel 2000, della serie poliziesca L'ispettore Barnaby, in cui l'attrice interpretò Alice Bly, un'anziana zia dell'ispettore Tom Barnaby, che aiuta il nipote a risolvere il mistero di alcuni decessi sospetti avvenuti all'interno della casa di riposo dove si è ritirata a vivere.
Sposata dal 1941 con l'attore Peter Murray-Hill (che morirà prematuramente nel 1957), la Calvert ebbe due figli, Ann Auriol (nata nel 1943), e Piers Auriol (nato nel 1954).
L'attrice morì a Londra, per cause naturali, l'8 ottobre 2002, all'età di 87 anni.
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