Il piercing del prepuzio (in inglese Foreskin Piercing) è un piercing genitale maschile che viene praticato sul prepuzio. Esistono varie tipologie di piercing del prepuzio.
Il piercing del prepuzio del pene maschile, è, tra i piercing genitali, uno tra i maggiormente diffusi nel mondo antecedentemente al revival moderno del piercing e tra i maggiormente documentati. È anche una delle pratiche di modificazione dei genitali maschili più antica, tanto quanto la circoncisione.[1]
La pratica era già in uso presso gli antichi greci, in diverse epoche, come strumento di castità per gli schiavi e per fermare il pene durante le gare e le battaglie degli atleti (che gareggiavano nudi) e militari.[1][2] Sembra fosse infatti in uso durante la Guerra di Troia, tanto quanto durante le antiche Olimpiadi.[1][2]
Aulo Cornelio Celso, Marco Valerio Marziale e Decimo Giunio Giovenale testimoniano come nella Roma Antica il piercing del prepuzio veniva praticato da attori e altri artisti per accentuare la loro attrattiva sessuale.[3] Il gioiello era da costoro indossato per la maggior parte del tempo, tranne che durante l'atto sessuale, quando veniva rimosso, e c'era chi era disposto a pagare per il solo piacere visivo di rimuovere il gioiello dal pene.[3] Aulo Cornelio Celso descrive inoltre come questo tipo di piercing venisse praticato: prima si marcavano con dell'inchiostro i due punti del prepuzio da perforare, quindi si perforava il prepuzio da parte a parte, inserendo un filo. Durante la guarigione il filo veniva mosso di tanto in tanto, per agevolare la pulizia del foro, quindi una volta guarito veniva sostituito con una fibula.[3]
Cornelis de Pauw testimonia come la perforazione del prepuzio fosse in uso presso i calogeri dei monaci greci come strumento di castità.[3] Tali monaci perforavano il prepuzio infilando poi un largo e pesante anello di ferro, tale da impedire l'erezione.[3] Tale pratica pare fosse in uso anche presso i monaci turchi, quali i dervisci e altri santoni, tanto che i fedeli giudicavano la loro santità in base alla dimensione del loro rosario e dell'anello che portavano nel pene.[3]
Con la stessa funzione di strumento di castità, il piercing del prepuzio viene praticato anche in India presso i Sadhu, i mistici indù: al fine di impedire qualsiasi tipo di attività sessuale, viene perforato il pene e appesi dei pesi che ne impediscono l'erezione.[4]
Tra le motivazioni culturali per questo tipo di piercing, vi è quella della castità, così come avviene presso taluni mistici indù, dove tale piercing viene praticato per impedire qualsiasi attività sessuale.[3]
Ma vi è anche uno scopo erotico ed estetico.[3]