Pietro Negroni (Cosenza, 1505 – Napoli, 1567) è stato un pittore italiano.
Nacque nell'anno 1505, secondo alcune fonti a San Marco Argentano in provincia di Cosenza (ipotesi più accreditata), secondo altri a Borgo Partenope, sempre nel cosentino.
Recatosi a Napoli, entrò nella bottega del suo conterraneo Marco Cardisco e subì l'influenza di Polidoro da Caravaggio, che diffondeva in quegli anni nel sud dell'Italia il linguaggio e gli stilemi della Maniera. A lui probabilmente Giorgio Vasari si riferisce, nel raccontare la Vita di Marco Calavrese Pittore:
«Fu compagno di Marco un altro calavrese, del quale non so il nome, il quale in Roma lavorò con Giovanni da Udine lungo tempo e fece da per sé molte opere in Roma, e particolarmente facciate di chiaro scuro. Fece anche nella chiesa della Trinità la capella della Concezione a fresco con molta pratica e diligenza.»
A Napoli, lo "Zingarello", come era soprannominato per il suo aspetto fisico, fu incaricato di preparare le coreografie per l'arrivo in città dell'imperatore Carlo V, incarico che gli portò un certo prestigio. Molte sue opere sono sparse tra Campania, Sicilia e soprattutto Calabria, ad esempio in varie chiese di Cosenza, Castrovillari e Cassano all'Ionio, dove è conservata una splendida Annunciazione. Notevoli gli olii su tavola, scomparti di un polittico ora smembrato[1], ospitati nel Convento della Riforma a San Marco Argentano: il San Paolo, effigiato con due piedi sinistri[1], il San Pietro e la Santissima Trinità.
Morì probabilmente nell'anno 1567.[2]
«S.TA MARIA DE LAGRA / S.TO BERNARDINO S. ANELLO / HEC. CAPPELLA ANELLI ATZORI COSTRUT / PIRRBIANTONIJ ET FERDINANDI, DE GRIMALDO 1567; alla base è visibile il nome dell'autore -Pierro- e le iniziali congnome»
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