Pixel shifting è un metodo introdotto nei display al plasma per evitare che delle immagini statiche (come degli station bugs e delle HUD) causino lo screen burn-in. L'intero video frame è mosso periodicamente (verticalmente e/o orizzontalmente) in modo che non ci siano delle immagini effettivamente statiche.
Il firmware di alcuni televisori al plasma Samsung di fascia alta sposta il video orizzontalmente e verticalmente di un numero impercettibile di pixel ogni pochi minuti.
Alcuni televisori consentono all'utente di definire il numero di pixel spostati e il loro intervallo.
Sui televisori al plasma Panasonic questa tecnica si chiama Pixel Orbiter.
Lo spostamento dei pixel viene talvolta utilizzato con altri metodi di prevenzione del burn-in come screensaver o funzioni di gestione dell'alimentazione.
Lo spostamento dei pixel è anche una tecnica che aumenta la vera risoluzione di dispositivi come sensori di camcorder e microscopi digitali spostando uno o più dei sensori separati rosso, verde o blu per frazioni di pixel nelle direzioni x e y.
Ad esempio, le prime videocamere ad alta definizione utilizzavano un blocco sensore 3CCD di 960×540 pixel ciascuno. Spostando i sensori rosso e blu mezzo pixel sia nella direzione verticale che orizzontale consente il recupero di un segnale di luminanza 1920×1080.
Questa tecnica sta assistendo a una rinascita con proiettori video 1080p nativi che spostano i pixel orizzontalmente per produrre un'immagine 4K efficace sullo schermo.
La società di elettronica JVC si riferisce ad essa come "e-shift".