Gimnuro di Dinagat | |
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Stato di conservazione | |
In pericolo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Erinaceomorpha |
Famiglia | Erinaceidae |
Sottofamiglia | Galericinae |
Specie | P.aureospinula |
Nomenclatura binomiale | |
Podogymnura aureospinula Heaney & Morgan, 1982 | |
Areale | |
Il gimnuro di Dinagat (Podogymnura aureospinula Heaney & Morgan, 1982) è un insettivoro della famiglia degli Erinaceidi endemico delle Filippine.[1][2]
Insettivoro di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 190 e 211 mm, la lunghezza della coda tra 59 e 73 mm, la lunghezza del piede tra 39 e 42 mm e la lunghezza delle orecchie tra 22 e 26 mm.[3]
La pelliccia dorsale è composta da un corto sotto-pelliccia grigio, da lunghe setole spinose nere con la punta giallo-dorata e da peli nerastri spinosi, più densi sul dorso e mancanti lungo i fianchi. Le parti ventrali sono più soffici e grigio-brunastre, la gola è più scura. Il muso è lungo, appuntito e ricoperto di densi peli spinosi, il naso è privo di peli, bilobato e con le narici che si aprono lateralmente. Le labbra sono ricoperte di piccoli peli bianchi o marroni chiari. Le vibrisse sono lunghe, scure e con l'estremità molto chiara. Le orecchie sono relativamente grandi, ricoperte di piccolissimi peli biancastri. Il dorso delle zampe è ricoperto di corti peli bianchi o marroni chiari, mentre le piante sono prive di peli. La coda è più corta della testa e del corpo ed appare cosparsa di pochi peli, particolarmente alla base dorsale. Le femmine hanno un paio di mammelle pettorali ed uno inguinale.
Si nutre probabilmente di lombrichi ed insetti catturati al suolo.
Questa specie è conosciuta soltanto sulle isole di Dinagat, Bucas Grande e Siargao nelle Filippine sud-orientali.
Vive nelle foreste pluviali mature e secondarie. Tollera moderatamente le modifiche ambientali, frequentando i margini delle fattorie ma sempre in prossimità di foreste e mai in aree totalmente occupate dall'uomo.
La IUCN Red List, considerato l'areale limitato e il continuo declino del proprio habitat a causa della deforestazione, classifica P.aureospinula come specie in pericolo (EN).[1]
La Società Zoologica di Londra, in base ad alcuni criteri evolutivi e demografici, la considera una delle 100 specie di mammiferi a maggior rischio di estinzione.