Il postislamismo è un movimento intellettuale presente in Iran e Turchia che discute sulla fine dell'integralismo musulmano. Nato in seno al movimento riformista iraniano che considera la rivoluzione islamica come un fallimento a livello sociale, economico e politico, ha i suoi principali esponenti in Abdolkarim Soroush e Mohammad Mojtahed Shabestari. In occidente contribuiscono al dibattito intellettuali come Gilles Kepel e Olivier Roy.
Il postislamismo si configura come un movimento originale che, ispirandosi sia all'Islam che alla modernità laica, mette in discussione i fondamenti dell'islamismo con particolare riferimento al primato della religione sulla politica stabilito dall'Ayatollah Ruhollah Khomeyni (Velayat-e faqih).
Nel 2000, Gilles Kepel, specialista francese sull'Islam, tirando le somme sulla sconfitta degli islamisti algerini o egiziani e osservando che i successi dei riformatori in Iran, prevede l'avvento di un postislamismo democratico che concilierà la tradizione islamica con la modernità.
Secondo Farhad Khosrokhavar, intellettuale iraniano, il 'postislamismo' è caratterizzato[1]:
Secondo Khosrokhavar, quindi, queste tre linee di sviluppo, pur partendo tutte dall'islamismo, portano a situazioni nuove che si possono qualificare postislamiste.
In Turchia, tenuto conto la natura laica dello Stato, il movimento postislamista assume forme differenti[1] che Khosrokhavar così descrive
«In Iran, il postislamismo rimette in discussione l'islam politico in seno ad una società che ha già vissuto due decenni di islamismo radicale e, per questo, ha rinunciato all'utopia di una rivoluzione religiosa per purificare la collettività.
In Turchia, invece, una buona parte della società (quella che ne condividono la laicità) non è disponibile ad accettare questa forma radicale del potere nel nome della religione e gli islamisti stessi cercano di trovare un compromesso con il potere che gli è ostile. Qui il problema maggiore sembra essere rappresentato più dai Curdi che dagli islamisti.»
«on ne peut pas parler de 'postislamisme' comme on parle de 'postcommunisme'. L'islam est là depuis quatorze siècles. Et c'est la seule confession qui progresse à travers le monde»