Cinquefoglia delle Dolomiti | |
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Potentilla nitida | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi I |
Ordine | Rosales |
Famiglia | Rosaceae |
Sottofamiglia | Rosoideae |
Tribù | Potentilleae |
Sottotribù | Potentillinae |
Genere | Potentilla |
Specie | P. nitida |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Rosales |
Famiglia | Rosaceae |
Genere | Potentilla |
Specie | P. nitida |
Nomenclatura binomiale | |
Potentilla nitida L., 1756 | |
Nomi comuni | |
Potentilla persicina |
La cinquefoglia delle Dolomiti (Potentilla nitida L., 1756) è una piccola pianta erbacea dal portamento prostrato e dai delicati fiori rosati, appartenente alla famiglia delle Rosacee.[1]
Il nome generico (Potentilla) deriva dal vocabolo latino potens (= potente) e dal diminutivo illa, quindi potenti proprietà curative in un piccolo fiore[2].
I tedeschi chiamano questa pianta Silberklee ma anche Dolomiten-Fingerkraut; i francesi la chiamano Potentille luisante.
Tutta la pianta è bianco - tomentosa, è alta dai 5 ai 25 cm ed è di tipo cespuglioso (portamento a spalliera o a cuscinetto – tipico delle specie montane di alta quota). La forma biologica è camefita reptante (Ch rept), quindi sono piante legnose alla base, provviste di gemme perennanti e svernanti (protette dalla lettiera o dalla neve), non molto alte, e con accrescimento degli organi aderente al suolo e quindi con un portamento prostrato-strisciante.
Le radici sono di tipo secondario (radice fittonante).
Le foglie sono profondamente pennate, divise in tre (raramente cinque) distinti segmenti palmati chiamati lobi o foglioline; i segmenti hanno una forma lanceolata ed entrambe le pagine sono di tipo sericeo (tomentoso); all'apice sono presente alcuni denti (3-5). Le foglie sono brevemente picciolate. Le poche foglie caulinari sono invece sessili e più piccole. Alla base delle foglie, adnate al picciolo, sono presenti delle stipole fogliacee. I segmenti fogliari presentano inoltre il carattere “conduplicante”, ossia spesso sono ripiegate su stesse in due lungo la lunghezza. Dimensione del picciolo : 3 mm; dimensione dei lobi : larghezza 2 mm, lunghezza 6 mm.
L'infiorescenza si compone di singoli fiori (raramente 2 o 3) su brevi peduncoli che si originano all'ascella delle foglie basali.
I fiori sono ermafroditi, attinomorfi, pentaciclici (sono presenti i 4 verticilli fondamentali delle Angiosperme: calice – corolla – androceo (con doppio verticillo di stami) – gineceo) e pentameri. Il ricettacolo è piatto e asciutto nonché fruttifero. Diametro totale dei fiori : 2 – 2,5 cm.
Il frutto ha una struttura multipla composta da diversi piccoli e secchi acheni (aggregato di acheni). Il frutto (di colore rossiccio - marrone) si trova inserito nel ricettacolo che è persistente. L'aspetto esterno del frutto è comunque densamente lanoso, quasi piumoso.
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale:
Il genere Potentilla è abbastanza numeroso, oltre 400 specie, delle quali oltre una cinquantina sono spontanee dei nostri territori. La famiglia (Rosaceae) è una delle più importanti sia perché comprende fiori diffusissimi come le rose ma anche per il discreto numero di generi (alcune classificazioni elencano oltre 400 generi per diverse migliaia di specie). La specie di questa scheda appartiene alla sottofamiglia Rosoideae[2] caratterizzata dall'avere l'ovario semi-infero (o supero) con molti carpelli, l'androceo perigino e i frutti di tipo achenio. All'interno del genere secondo il Fiori (Adriano Fiori, botanico italiano 1865 – 1950) la specie di questa scheda appartiene alla sezione Fragariastrum caratterizzata dall'avere i fiori bianchi (o rosei) e frutti acheni pelosi (raramente glabri). Le altre sezioni sono: Potentillastrum, Sibbaldia e Comarum[2].
La specie di questa scheda, in altri testi, può essere chiamata con nomi diversi. Quello che segue è un possibile sinonimo:
È l'unica specie del genere che presenta fiori rosa per cui è molto caratteristica e non può essere confusa con altri fiori. Una certa somiglianza può esserci eventualmente con il “Rododendro cistino” o “Rododendro nano” (Rhodothamnus chamaecistus) del quale qui a fianco diamo una immagine; ma si tratta di una specie completamente diversa in quanto appartiene ad un'altra famiglia e un altro ordine: famiglia Ericaceae e ordine Ericales.
Può essere che il nome del dolomitico Gruppo del Catinaccio (che in tedesco si chiama Rosengarten = giardino di rose), ad ovest di Canazei (provincia di Trento), sia derivato proprio da questo piccolo fiorellino molto simile ad una rosellina (leggenda del Re Laurino)[5].