Pratapaditya Pal (...) è uno storico dell'arte indiano, specializzato nelle arti e la cultura del sud-est asiatico e dell'Himalaia.
Nello specifico si è specializzato in storia dell'arte dell'India, del Nepal e del Tibet. È stato curatore delle opere d'arte del sud-est asiatico in vari musei statunitensi, tra cui il Museo delle belle arti di Boston, il Los Angeles County Museum of Art e l'Art Institute of Chicago, dove ha organizzato oltre 22 esposizioni e partecipato alla costituzione della collezione del museo. Ha scritto anche più di 60 libri e cataloghi, ed oltre 250 articoli riguardo all'arte e alla cultura del sud est asiatico e dell'Himalaya. Ha insegnato in varie università ed ha ricoperto l'incarico di editore della rivista indiana Marg. Nel 2009 ha ricevuto dal governo indiano l'onorificenza di Padma Shri, grazie ai suoi contributi allo studio dell'arte indiana.
Pal nacque nel Bangladesh e frequentò la scuola elementare a Darjeeling e a Calcutta.[1] studiando poi all´università di Calcutta. Voleva specializzarsi in antropologia, ma nel 1957 tali corsi non erano disponibili presso la sua università. Pertanto frequentò un master in ambito umanistico (Master of Arts), e si laureò in Storie e culture dell'India antica.[2] Continuò poi gli studi conseguendo un PhD in storia dell'architettura del Nepal nel 1962. Successivamente ottenne una borsa di studio della Cambridge University, dove nel 1965 discusse una seconda tesi di dottorato in Scultura e pittura nepalese. Tuttavia non essendo in grado di trovare un lavoro d’insegnante in India, si trasferì negli Stati Uniti d'America.[2]
Nel 1967, è stato nominato curatore della collezione d'arte indiana del museo di Boston, una posizione precedentemente occupata da Ananda Coomaraswamy. Nel 1969, si è trasferito al Los Angeles County Museum of Art, dove era appena iniziato lo sviluppo della collezione d'arte indiana. Pal vi ha ricoperto l'incarico di capo del dipartimento delle arti indiane e islamiche. È stato successivamente direttore ad interim del museo (1979 -80) e alto curatore delle arti indiane e del sud est asiatico dal 198. La redattrice in ambito artistico della rivista Los Angeles Times Suzanne Muchnic ha descritto la sua eredità in termini di costruzione della collezione del museo da “una manciata di elementi da circa 4 000 pezzi, permettendo alla LACMA di diventare una referenza in ambito delle arti indiane e del sud est asiatico”.[2][3] Nel 1995, è stato nominato visiting curator delle arti indiane, dell'Himalaya e del sud est asiatico presso la scuola d´arte di Chicago. Si è trasferito poi al Norton Simon Museum, Pasadena nel 2003.[4] Nella prima metà del 1970, Pal è stato consulente del Norton Museo ed ha suggerito alla direzione di tale Istituzione di procurarsi opere d'arte asiatiche.[2]
Libri e Cataloghi
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