Congiuntesi le stelle sotto il segno di Bagutta il giorno di San Martino, sacro ai mariti veggenti, i Baguttiani hanno fondato tra un bicchiere di chianti e uno di grappa un premio letterario che sarà assegnato per la prima volta il 14 gennaio dell'anno prossimo... Eccone lo statuto: "Oggi giorno di San martino del 1926 i presenti al tavolo di Bagutta hanno fondato il premio Bagutta. 1) Il premio verrà assegnato il giorno 14 gennaio di ogni anno ad un'opera letteraria italiana pubblicata nell'anno precedente; 2) il premio è costituito da libere oblazioni; il premio è indivisibile e verrà assegnato dai fondatori sottoscritti, qualunque sia il numero dei presenti alla deliberazione".
Tranne Bacchelli e Monelli che aveva pubblicato da poco Le scarpe al sole, libro che aveva avuto un buon successo, gli altri sodali, che gravitavano intorno alla rivistaLa Fiera Letteraria, fondata e diretta da Umberto Fracchia, erano abbastanza sconosciuti. Come scrisse Monelli, essi formavano un gruppo eterogeneo del quale facevano parte "due giornalisti, due pittori, un avvocato, un commediografo, tre letterati e un dandy". Non si trattava pertanto di critici in senso stretto, ma di persone colte e con grande spirito di indipendenza.
Questo desiderio di indipendenza portò, infatti, i fondatori a chiudere, tra il 1937 e il 1946 il premio perché non subisse le pressioni del regime del quale erano sostenitori alcuni dei giurati.
L'atto di fondazione del premio, scritto su un foglio di carta da Adolfo Franci (la "carta gialla"), fu subito scritto e affisso ad una parete del locale e l'annuncio venne dato da La Fiera Letteraria:
«Grazie al clima conviviale, alla composizione della giuria, alla scarsa incisività che il premio ha avuto sulle vendite, tenendo così lontano le grandi manovre delle case editrici, alla coerenza mantenuta alla scelta dei generi premiati (poesia, narrativa, e saggistica), il carattere del premio e l'amore per la bella letteratura rimase nel tempo.»
Non mancarono, nel corso degli anni, critiche rivolte vuoi ai membri della giuria medesima, vuoi alle opere, agli argomenti o autori premiati. Se da una parte l'opinione pubblica era divisa tra favorevoli[2] al premio, detrattori e indifferenti; dall'altra v'era un pensiero, in particolare, diffuso da parte della critica secondo cui il premio stesse "invecchiando", venendo meno quell'attività di ricerca e scoperta di giovani talenti, in luogo d'un placido ossequio verso autori già noti o attestati.[3][4]
Nel novembre del 1976, Riccardo Bacchelli ha rassegnato le dimissioni da presidente del premio, pertanto fu eletto Giansiro Ferrata a ricoprire la carica quale suo successore e Guido Vergani suo vice.[5] Il premio è stato diretto in seguito da varie personalità, fra le quali Emilio Tadini e Mario Soldati. Dal 2005 la presidente del premio è la scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti, segretario Andrea Kerbaker, nella giuria, fra gli altri, siedono Orio Vergani, Eva Cantarella, la giornalista Valeria Vantaggi e la scrittrice Silvia Ballestra. [6][7][8][9][10][11]
Vincitori del Premio Bagutta per la narrativa, saggistica e poesia
Accanto ai premi più noti nel corso degli anni sono stati istituiti molteplici altri riconoscimenti "non inutili"[49], come scrisse Giuseppe Ravegnani nel 1957.
Premio Bagutta Vergani
Il premio ha avuto sei edizioni, ad anni alterni, dal 1961 al 1971. Le opere che ottennero il riconoscimento furono donate alla Permanente, laddove sono esposte.[185]
Giovanni Barbisan, Paesaggio[186][187][188] (bianco e nero) ex aequo
Dolores Sella, Ricordo di primavera[186][187][188] (bianco e nero) ex aequo
Premio Donna Bagutta Gi. Vi. Emme
Il Premio Donna è stato «istituito per dare ogni anno un riconoscimento alle donne che portano un singolare contributo nel campo delle arti, delle scienze, della vita civile».[2][189]
^abTorretta. Bagutta invecchia (PDF), in Avanti!, n. 40, Edizione Nazionale, 16 febbraio 1950, p. 3. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
«Giansiro Ferrata è il nuovo presidente del « Bagutta », dopo che Riccardo Bacchelli ha rassegnato le dimissioni. Nei giorni scorsi la giuria del premio si è riunita per prendere in esame la situazione. Al termine di una ampia discussione, essa ha emesso un comunicato in cui prende atto «con profondo rammarico, delle dimissioni da presidente di Riccardo Bacchelli e designa a nuovo presidente Giansiro Ferrata, e a vice presidente Guido Vergani». Riccardo Bacchelli resta a far parte della giuria [...]»
«[...] Il premio Bagutta [...] verrà consegnato [...] domenica 4 dicembre alla Trattoria Bagutta di Milano, dove, per l'occasione, verranno presentati anche i nuovi quattro giurati: Rosellina Archinto, Eva Cantarella, Elio Franzini e Orio Vergani. La giura ha nel contempo provveduto ad eleggere Isabella Bossi Fedrigotti nuovo presidente del premio Bagutta e Andrea Kerbaker segretario [...]»
«[...] La giuria del premio è presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti, giornalista del Corriere della Sera e scrittrice, nonché Presidente dal 2005 del Premio "Bagutta" [...]»
«[...] giuria, presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti, segretario Andrea Kerbaker e composta da Rosellina Archinto, Silvia Ballestra, Eva Cantarella, Elio Franzini, Umberto Galimberti, Piero Gelli, Ranieri Polese, Elena Pontiggia, Enzo Restagno, Mario Santagostini, Valeria Vantaggi e Orio Vergani [...]»
«[...] Il Bagutta [...] è assegnato da una giuria presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti, segretario Andrea Kerbaker, giurati Rosellina Archinto, Silvia Ballestra, Eva Cantarella, Elio Franzini, Umberto Galimberti, Piero Gelli, Ranieri Polese, Elena Pontiggia, Enzo Restagno, Mario Santagostini, Valeria Vantaggi e Orio Vergani [...]»
^È morto lo scrittore Giovanni Titta Rosa (PDF), in Avanti!, n. 6, Edizione Nazionale, 8 gennaio 1972, p. 3. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
«[...]L'intero ciclo consta di quattro volumi: il primo, Principio di secolo (Milano 1969; presentazione di G. Ravegnani), è un omnibus che comprende tre romanzi: I fratelli Rupe (Milano 1932; Parigi 1938), cui fu assegnato il premio Bagutta 1932; Potenza dei fratelli Rupe (Milano 1934; Parigi 1938); Passione dei fratelli Rupe (Milano 1937; Parigi 1938); segue Tra guerra e rivoluzione (Milano 1969; presentazione di F. Flora); quindi Sotto la dittatura (Milano 1971; presentazione di G. Pampaloni); e infine La terra può finire (Milano 1973; presentazione di F. Antonicelli).»
^ Santino Salerno, A Leonida Répaci. Dediche dal '900, prefazione di Raffaele Nigro, Soveria Mannelli, Rubbettino Editore, 2003, p. 8, ISBN9788849806243.
^A Dario Ortolani il premio Bagutta (PDF), in Avanti!, n. 144, Edizione Nazionale, 17 giugno 1947, p. 1. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
«Il premio Bagutta é stato assegnato stasera allo scrittore e musicista Giulio Confalonieri per il suo libro Vita di Cherubini. Alle cinquemila lire tradizionali sono state aggiunte (per i tempi che corrono) novantacinquemila lire. Altre cinquantamila lire sono state assegnate a Gualtiero di San Lazzaro per il suo volume Parigi era viva, il Bagutta-Agnesi per il migliore elzeviro in elogio della pastasciutta, pure di centomila lire, è stato diviso in due parti uguali fra Giuseppe Marotta e Marino Moretti. Il premio Bagutta « Opera Prima », per lo stesso ammontare, è andato metà a Guido Lopez per il libro Il campo e metà a Serantini per II fucile di Papà Ganga. Infine le centomila lire del premio Bagutta « Tre Marie » in onore di una vita di reporter [...] al collega Cesare Boccaletti»
«MILANO 22 — Il tradizionale Premio Bagutta per centomila lire è stato assegnato allo scrittore musicista Giulio Confalonieri per le sue ultime due opere: « Vita di Cherubini » e « Prigionia di un artista ». Il secondo premio — altre 100 mila lire — è andato a Gualtieri di San Lazzaro per il romanzo « Parigi era viva »: il premio « Vita di reporter » di 100 mila lire istituito quest'anno per i più meritevoli e anziani « reporter » delle cronache dei giornali milanesi è stato assegnato a Boccaletti che ha cominciato a vivere nei giornali a sedici anni come tipografo. Il premio « Opera prima » per autori nuovi è stato vinto da Guido Lopez e da Francesco Serantini — 50 mila lire a testa — rispettivamente con « Il campo » e « Il fucile di Papa della Genga ». C'era infine un altro premio, sempre di centomila lire per il miglior elzeviro sulla pastasciutta — premio Agnesi Bagutta — ed è stato suddiviso tra Giuseppe Marotta e Marino Moretti.»
^L'assegnazione, in La Stampa, n. 20, 23 gennaio 1949, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
^L'inchino, in La Stampa, n. 20, 24 gennaio 1949, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
«Giulio Confalonleri, vincitore del Premio Bagutta per il suo libro «Vita di Cherubini»»
^ Luca Pietro Nicoletti e Luigi Sansone (a cura di), Il "XXe Siècle" di Gualtieri di San Lazzaro (PDF), Milano, Civica stamperia del Comune d Milano, gennaio 2012. URL consultato il 23 dicembre 2018.
«I tre premiati: Leonardo Borgese, Giuseppe Longo ed Ercole Patti. [...] il «Bagutta-Opera prima» è stato assegnato al collega Giuseppe Longo [...] Il suo libro, I giorni di prima, edito dal Cappelli di Bologna [...] Durante la discussione [...] i giudici si sono ricordati che si compiono quest'anno i venticinque anni del «protopremio». Il tesoriere di Bagutta, prof. Zibordi, ha fatto notare che era impossibile istituire un altro premio accanto a quello tradizionale: mancavano i soldi. Allora i giudici [...] hanno messo mano ciascuno al portafoglio e sono state raggiunte le rituali centomila lire per questo secondo premio; che, naturalmente, verrà assegnato solo ogni venticinque anni. E il premio del venticinquennio di Bagutta è andato al nostro collaboratore Ercole Patti [...] [per] questo suo libro, II punto debole, edito dal Casini di Roma [...] Vergani le raccoglie e proclama con voce ab- bastanza emozionata il vincitore del 17º Premio Bagutta: Leonardo Borgese, col volume di racconti Primo amore.»
«Giuseppe Marotta è il laureato di Bagutta per il 1954 con il libro di prose e racconti «Coraggio, guardiano» edito da Bompiani. [...] Il premio opera prima e stato assegnato a «La sedia scomoda» di Antonio Terzi, edizioni Einaudi. [...] Una novità di quest'anno è stato un terzo premio, il « Bagutta Marco Polo » di 200 mila lire da assegnarsi a un giornalista viaggiante, che è toccato a Maner Lualdi»
«Stasera [...] sono stati assegnati i Premi Bagutta, Le assegnazioni sono state doppie, vale a dire valevoli per il 1954 e per il 1955. I vincitori sono: Alfonso Gatto (Bagutta 1954, lire 200 mila), per il volume di versi «La forza degli occhi», editore Mondadori; Giuseppe Lanza (Bagutta 1955, lire 200 mila) per il libro di novelle «Rosso sul lago», editore Cappelli; Marcella Olschki (Bagutta Opera Prima 1954, lire 100 mila) per «Terza liceo 1939», editrice Avanti; Max David (Bagutta Opera Prima 1955, lire 100 mila) per il libro «Volapié», Editrice Libraria Italiana»
^abcde G. Bar., Il premio Bagutta (PDF), in Avanti!, n. 70, Edizione Nazionale, 22 marzo 1956, p. 3. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
«Quest'anno il premio Bagutta è stato assegnato in duplice edizione, 1954 e 1955, non essendo stato l'anno scorso assegnato [...] I maggiori premi sono stati dati dunque a Giuseppe Lanza [...] per alcuni racconti pubblicati dall'editore Cappelli « Rosso sul lago » [...] L'altro premio maggiore è stato dato alla raccolta di liriche di Alfonso Gatto, « La borsa degli occhi » [...] Le Edizioni Avanti! [...] conquistandosi una delle sue opere « prima » con « Terza liceo » di Marcella Olski [...] altro premio opera « prima » è stato concesso a un giornalista del Corriere della Sera Max David per i racconti « Volayè ». La giuria ha pure dato a Cesco Tomaselli l'assegno per il migliore articolo sulla pastasciutta [...]»
«Il «Premio Bagutta» 1959 (100.000 lire) è stato ufficialmente assegnato [...] allo scrittore Italo Calvino per la raccolta dei suoi Racconti. [...] Quest'anno in Bagutta è stato anche assegnato per la prima volta a una scrittrice il Premio « Tre Signore » di 500 mila lire. È toccato a Grazia Livi Saffi per Gli scapoli di Londra. [...] Altri due premi, oltre a quelli tradizionali (Bagutta, Opera prima, Bagutta-Agnesi), sono stati assegnati: il premio «Bagutta-Fracchia» in ricordo del fondatore della Fiera Letteraria è stato aggiudicato a Bianchi Honoré per la Notte del diavolo, mentre il premio « BaguttaVerri, venti anni dopo » è stato assegnato a Romano Bilenchi per i suoi Racconti. Lo spirito del premio è di riconoscere il valore di un'opera apparsa quattro lustri prima. Il tradizionale Premio baguttiano «Opera prima» è stato assegnato a Giuliano Gramigna per il Destino inutile, mentre il premio Agnesi per il giornalista che ha scritto il miglior articolo esaltando la pasta asciutta è andato a Emilio Pozzi e Rodolfo De Angelis. [...]»
«Il 23º premio Bagutta è stato assegnato ieri sera a Italo Calvino per i Racconti pubblicati da Einaudi. [...] II premio « Bagutta-opera prima» è stato assegnato a Giuliano Gramigna per il romanzo Un destino inutile (Ceschina ed.). A questi due premi tradizionali se ne sono aggiunti questo anno altri tre: il premio « Vent'anni dopo », assegnato a Romano Bilenchi per i suoi Racconti (Vallecchi) [...] Secondo nuovo premio è il « Tre signore » [...]: la sua prima edizione è andata ieri sera a Grazia Livi per il libro Gli scapoli di Londra (Sansoni). Infine, il terzo nuovo premio, il «Bagutta Fracchia», è stato assegnato a Oliviero Honoré Bianchi per il romanzo Notte del diavolo edito da Mondadori. Il premio « Pastasciutta » è stato diviso ex aequo tra Mario De Angelis ed Emilio Pozzi [...]»
«Milano, 22 febbraio. Allo scrittore Giorgio Vigolo, autore di « Notti romane » è stato assegnato il premio Bagutta '61 [...] Il famoso premio Bagutta quest'anno è tornato alle origini: sono stati, infatti, eliminati [...] tutti i premi di contorno « Opera prima », « Bagutta tre signore », « Bagutta Agnesi », « Bagutta Gilette », ecc. [...] Quest'anno è rimasto in piedi soltanto il premio Bagutta.»
«Il 29º premio «Bagutta» è stato assegnato questa sera [...] al poeta triestino (di Grado) Biagio Marin [...] II non tempo del mare (che gli ha valso il « Bagutta» 1965, e che è stato edito, come quasi tutti gli altri, da Vanni Scheiwiller)»
^A Biagio Marin il premio Bagutta (PDF), in Avanti!, n. 12, Edizione Nazionale, 15 gennaio 1965, p. 7. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
^ Silvia Zangrandi, Nota 1, in Storie naturali e il futuro futuribile di Primo Levi, Bollettino '900, giugno-dicembre, n. 1-2, Bologna, Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell'Università di Bologna, 2007, ISSN 1124-1578 (WC · ACNP). URL consultato il 17 dicembre 2018.
^A Piero Chiara il Premio Bagutta (PDF), in Avanti!, n. 13, Edizione Nazionale, 16 gennaio 1968, p. 4. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
^Esce dal paese e vince il Bagutta (PDF), in Avanti!, n. 14, Edizione Nazionale, 17 gennaio 1968, p. 5. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
^Nicolò Tucci ha vinto il «Bagutta» (PDF), in Avanti!, n. 17, Edizione Nazionale, 21 gennaio 1969, p. 5. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
^Ad Anna Banti il Premio Bagutta (PDF), in Avanti!, n. 9, Edizione Nazionale, 12 gennaio 1972, p. 3. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
^Assegnato il Premio « Bagutta » '74 (PDF), in Avanti!, n. 12, Edizione Nazionale, 15 gennaio 1974, p. 3. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
^Il Premio Bagutta a Cassola (PDF), in Avanti!, n. 13, Edizione Nazionale, 17 gennaio 1978, p. 10. URL consultato il 17 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
«Vittorio Sereni, «Il musicante di Salnt-Merry», Einaudi, pp. 216, L.12.000. [...] Vittorio Sereni ha pubblicato in un volume — premiato nei giorni scorsi con il «Bagutta» — dal titolo II musicante di Saint-Merry (titolo di una poesia di Apollinaire)»
^Il «Bagutta» a Luigi Meneghello (PDF), in Avanti!, n. 267, Edizione Nazionale, 29 novembre 1988, p. 18. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
^ Carlo Faricciotti, Dedicato a Raffaello Baldini, in Il Quotidiano Italiano, 4 settembre 2015. URL consultato il 17 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2018).
^Gaetano Tumiati, La rete d'acqua (PDF), in Avanti!, n. 20, Edizione Nazionale, 23 gennaio 1958, p. 3. URL consultato il 21 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
«Angela Bianchini per il volume di racconti Lungo equinozio, edizione Lerici e Gigi Supino, per il volume i racconti La vera storia di Galatea, edizione Ceschina [...] Sono state premiate due opere perché nel 1961 la premiazione non ha avuto luogo»
«[...] scrisse tre racconti che col titolo di Lungo equinozio (Lerici ed.) conquistarono i critici (il libro vinse il Premio Bagutta Opera Prima) [...]»
«Il romanzo ["Notte del diavolo"] venne pubblicato nel 1957 dall'editore Mondadori, partecipò al premio Strega e al Viareggio opera prima, e vinse, nel marzo 1959, il prestigioso premio Bagutta-Fracchia, offerto dalla rivista «Il Verri»»
^abAssegnato il premio Bagutta Gillette (PDF), in Avanti!, n. 122, Edizione Nazionale, 24 maggio 1961, p. 5. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
«[...] il « Premio Giornalistico Bagutta Gillette » [...] di Lire 500.000, è toccato a Michele Serra per l'articolo: « Un secolo con barba e baffi » pubblicato sul « Corriere dalla Sera » [...] la giuria [...] aveva fermato la sua attenzione anche sull'articolo « Una disputa tra Ruggeri e Falconi pro e contro il rasoio di sicurezza » di Dino Falconi, pubblicato sul quotidiano: « Stampa Sera » di Torino. Poiché, secondo il bando del premio, la cifra di L. 500.000 è indivisibile, la giuria ha ritenuto [...] degno anch'esso di premiazione. Per rendere concreta tale segnalazione la « Gillette » ha creato un secondo premio facoltativo di L. 250.000 che all'unanimità, è stato assegnato a Dino Falconi.»
^Per colpa di Bocca (PDF), in Avanti!, n. 103, Edizione Nazionale, 1º maggio 1965, p. 8. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
«Grazia Livi [...] ha avuto anche un premio Bagutta per il suo libro « Gli scapoli di Londra »»
«[Antonio Delfini] Nel 1938 pubblicò nella rivista « Letteratura » i racconti del « Ricordo della Basca », ristampato poi nel 1956 da Nistri-Lischi, in un volume che ottenne il premio Bagutta opera prima»
^Giuseppe Marchetti, Antonio Delfini, Firenze, La Nuova Italia, 1975, p. 112.
«Il ricordo della Basca, con l'aggiunta di una Introduzione (pp. 9-109), Pisa, Nistri Lischi, 1956 (a quest'opera fu assegnato il Premio « Bagutta vent'anni dopo » nel 1957)»
^abcdQuesta sera i premi Bagutta - Vergani (PDF), in Avanti!, n. 49, Edizione Nazionale, 27 febbraio 1964, p. 4. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
^I premi (PDF), in Avanti!, n. 81, Edizione di Torino, 6 aprile 1951, p. 3. URL consultato il 21 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
«[...] il prossimo anno il « Premio Donna » Bagutta Gi.Vi.Emme « istituito per dare ogni anno un riconoscimento alle donne che portano un singolare contributo nel campo delle arti, delle scienze, della vita civile » sarà destinato alle pedagogiste e alle educatrici.»