La provincia magmatica del Nord Atlantico, o provincia magmatica dell'Atlantico settentrionale, chiamata anche "provincia ignea del Nord Atlantico" e nella letteratura in lingua inglese abbreviata in NAIP, acronimo di North Atlantic Igneous Province, è una grande provincia ignea situata nell'Oceano Atlantico settentrionale e centrata sull'Islanda.
Durante il Paleogene, la provincia formava il plateau thuleano, un vasto campo di lavabasaltica,[3] che si estendeva su una superficie di almeno 1,3 milioni di km2 e aveva un volume di 6,6 milioni di km3.[4]
Il plateau si frammentò durante l'apertura dell'Oceano Atlantico settentrionale, lasciando residui nell'Irlanda del Nord, nella parte nordoccidentale della Scozia, nelle isole Fær Øer, nell'Islanda nordoccidentale, nella parte orientale della Groenlandia e in quella occidentale della Norvegia, oltre che in molte delle isole situate nella porzione orientale dell'Oceano Atlantico settentrionale.[5][6]
All'attività della provincia magmatica del Nord Atlantico è riconducibile anche l'origine del colonnato basaltico del selciato del gigante e della grotta di Fingal.
La provincia magmatica viene identificata anche con altre denominazioni, come provincia brito-artica o provincia vulcanica del Terziario del Nord Atlantico, mentre le porzioni della provincia nelle isole britanniche sono chiamate provincia vulcanica del Terziario britannico o provincia ignea del Terziario britannico.
In lingua inglese le denominazioni, e le relative abbreviazioni, sono:
La datazione radiometrica indica che la fase magmatica più attiva della NAIP si ebbe tra circa 60,5 e 54,5 milioni di anni fa,[7] tra il medio Paleocene e l'Eocene inferiore. L'evento viene a sua volta suddiviso in Fase 1 (fase pre-frammentazione) datato a 62-58 milioni di anni fa, e Fase 2 (contemporanea alla frammentazione) datata a 56-54 milioni di anni fa.[8]
Gli studi hanno suggerito che il punto caldo dell'Islanda corrisponde a un precedente pennacchio del mantello del Nord Atlantico che sembrerebbe aver creato la NAIP.[13] Sulla base di osservazioni geochimiche e ricostruzioni paleografiche, è stata avanzata l'ipotesi che il punto caldo dell'Islanda, originatosi 130-120 milioni di anni fa come pennacchio del mantello sulla dorsale Alfa del Mar Glaciale Artico,[14] sia poi migrato al di sotto dell'Isola di Ellesmere, attraversando l'Isola di Baffin sulla costa occidentale della Groenlandia, per arrivare infine sulla costa orientale della Groenlandia circa 60 milioni di anni fa.[15]
^ C.H. Emeleus e Gyopari, M.C., British Tertiary Volcanic Province, Geological Conservation Review, London, Chapman & Hall on behalf of Joint Nature Conservation Committee, 1992.
«Quantitative calculations of NAVP dimensions, considered minimum estimates, reveal an areal extent of 1.3 km2 and a volume of flood basalts of 1.8 km3, yielding a mean eruption rate of 0.6 km3/yr or 2.4 km3/yr if two-thirds of the basalts were emplaced within 0.5 m.y. The total crustal volume is 6.6 km3, resulting in a mean crustal accretion rate of 2.2 km3/yr. Thus NAVP ranks among the world's larger igneous provinces if the volcanic margins are considered.»
«40Ar/39Ar and Pb-U isotopic age data show that the main period of continental flood basalt volcanism in the NAIP extended from ~60.5 Ma through to ~54.5 Ma.»
«The NAIP formed during two major magmatic phases: a pre-break-up phase (62-58 Ma) and a syn-break-up phase (56-54 Ma) contemporaneous with the onset of North Atlantic sea floor spreading.»
«Breakup in the NE Atlantic was preceded by prominent Late Cretaceous-Paleocene rifting. At the onset of this rifting, the area between NW Europe and Greenland was an epicontinental sea covering a region in which the crust had been extensively weakened by previous rift episodes. Ren et al. (2003) suggested onset of rifting at about 81 Ma»
«The start of normal velocity ocean floor spreading in the Labrador Sea took place in the Paleocene, around geomagnetic chrons C27-C28 (61-63 Ma) and was accompanied by a burst in volcanic activity, where large amounts of tholeiitic picrites and basalts were erupted onto the continental margins of West Greenland and Labrador»
«The Labrador Sea is a small oceanic basin that developed when the North American and Greenland plates separated. An initial period of stretching in Early Cretaceous time formed sedimentary basins now preserved under the continental shelves and around the margins of the oceanic crust. The basins subsided thermally during Late Cretaceous time and a second episode of tectonism took place during latest Cretaceous and early Paleocene time, before the onset of sea-floor spreading in mid-Paleocene time.»
«It is widely assumed that Iceland sits above a mantle plume or hotspot. Plate reconstructions place the plume beneath what is now northeastern Canada at about 80 Ma. This correlates with an episode of basaltic volcanism in the Queen Elizabeth Islands, dated at around 90 Ma. The aseismic Alpha Ridge is bathymetrically linked to northern Ellesmere Island, and extends northwards beneath the Arctic Ocean.»
«The East Greenland Tertiary Igneous Province includes the largest exposed continental flood basalt sequence within the North Atlantic borderlands. Plate-kinematic models indicate the axis of the ancestral Iceland mantle plume was located under Central Greenland at ~60 Ma and subsequently crossed the East Greenland rifted continental margin.»