Ptychochromis onilahy | |
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Stato di conservazione | |
Estinto[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Labroidei |
Famiglia | Cichlidae |
Sottofamiglia | Etroplinae |
Genere | Ptychochromis |
Specie | P. onilahy |
Nomenclatura binomiale | |
Ptychochromis onilahy Stiassny & Sparks, 2006 |
Ptychochromis onilahy Stiassny & Sparks, 2006 è un piccolo pesce d'acqua dolce, appartenente alla famiglia dei Ciclidi. È un endemismo del Madagascar, ove era conosciuto come boramany o kotro. Attualmente è ritenuto estinto.[1]
Ptychochromis onilahy presenta un corpo robusto e compresso ai fianchi, con fronte alta, profilo dorsale convesso e ventrale poco pronunciato. La bocca è grande, così come gli occhi. La pinna dorsale è alta, retta da 13 raggi-spine rigidi e 13 raggi molli, le pinne pettorali sono sottili e allungate, le ventrali triangolari e l'anale alta e poligonale. La pinna caudale è piccola e arrotondata, con i raggi i due raggi esterni allungati e filiformi. La linea laterale termina bruscamente a 3/4 del dorso per riprendere due file di scaglie più sotto. La livrea è molto semplice e prevede un fondo uniforme grigio-bruno.
Raggiunge una lunghezza massima di 8,5 cm.
Si differenzia dalle altre specie del genere Ptychochromis per la conformazione della bocca e dei denti e per la mancanza di un orlo nero sull'opercolo branchiale.
La specie è stata descritta formalmente nel 2006, a partire da cinque esemplari museali raccolti nel 1962 nel fiume Onilahy, nel Madagascar meridionale (Provincia di Toliara).[1]
Escludendo i pochi esemplari conservati nel Museo nazionale di storia naturale di Francia, su cui è stata formalizzata la descrizione, nessun altro individuo di questa specie è stato trovato nelle spedizioni dal 2006 ad oggi. La specie è stata ufficialmente dichiarata estinta nel 2004.[1] Tuttavia esistendo ancora aree del bacino idrografico dell'Onilhay non esplorate dai naturalisti, P. onilahy potrebbe tuttora sopravvivere in zone inesplorate.[2]