Public Broadcasting Services | |
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Stato | Malta |
Fondazione | 11 novembre 1935 |
Sede principale | Pietà |
Settore | telecomunicazioni |
Prodotti | programmi radiofonici, programmi televisivi |
Sito web | www.tvm.com.mt/ |
Public Broadcasting Services è un editore maltese impiegato nella radiodiffusione pubblica membro dell'Unione europea di radiodiffusione.
Dopo che fu iniziata la prima trasmissione radiofonica sull'isola di Malta dalla base navale di Fort Rinella nel 1933 e a seguito di un accordo raggiunto nel 1934 tra l'autogoverno di Malta e le compagnie di filodiffusione britanniche per l'istituzione di un sistema cablato di trasmissione del suono sulle isole di Malta e di Gozo, l'editore iniziò le proprie trasmissioni radiofoniche con la denominazione di Rediffusion Malta l'11 novembre 1935. Il 28 settembre 1961 fu raggiunto un accordo tra l'autogoverno di Malta e Malta Television Services per l'istituzione di una stazione televisiva nell'isola di Malta che sancì l'inizio delle trasmissioni televisive dell'editore il 29 settembre 1962. L'8 gennaio 1973 Radio Malta, la principale stazione radiofonica dell'editore, iniziò a essere diretta da Malta Broadcasting Authority sancendo la perdita del monopolio dell'editore in campo radiotelevisivo nelle isole maltesi. Nel 1975 l'editore fu riunito insieme a Radio Malta nella compagnia Xandir Malta che è a sua volta posseduta dalla compagnia nazionalizzata Telemalta Corporation seguitamente all'indipendenza nazionale e alla votazione da parte del Parlamento maltese dell'Act XVI favorendo la trasmissione dei programmi autoprodotti e in lingua maltese. Il 27 settembre 1991 l'editore assunse l'attuale denominazione e subentrò a Xandir Malta nell'esercizio della radiodiffusione pubblica nella Repubblica di Malta[1].
L'editore trasmette tre canali radiofonici e tre canali televisivi, produce programmi radiofonici e televisivi accurati e costituisce una fonte affidabile di notizie precise e corrette. L'editore è inoltre occupato nel providing dei propri programmi di servizio pubblico. L'editore è diretto da un proprio consiglio nominato a sua volta dal Governo maltese di cui è anche l'unico maggiore azionista[1].