Pugnale da trincea

Un Coltello da trincea M1917 chiamato anche "Knuckle Duster", Grabendolch, internazionalmente (grabendolch è una parola tedesca che si è affermata in ambito internazionale per indicare questo pugnale della prima guerra mondiale), e la guaina in pelle risalenti alla prima guerra mondiale. Notare la lama triangolare con la faccia piatta rivolta in avanti che la rende adatta solo per pugnalare e non tagliare

Il Pugnale da trincea o chiamato anche coltello da trincea è un'arma bianca da combattimento progettato per uccidere o ferire gravemente un soldato nemico in un combattimento ravvicinato o in uno scontro corpo a corpo, solitamente in una trincea o in un'altra area ristretta.[1][2][3] Fu sviluppato in risposta alla necessità di un'arma da combattimento ravvicinato per i soldati che conducevano assalti e incursioni nelle trincee nemiche durante la prima guerra mondiale. Un esempio di coltello da trincea della prima guerra mondiale è il Nahkampfmesser dell'esercito tedesco.[4]

Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, il coltello da trincea, ormai chiamato solitamente poi coltello da combattimento, si dimostrò così utile che gli eserciti continuarono a sviluppare di nuovi, con diversi disegni della lama. Dalle potenze dell'Asse, il Nahkampfmesser e i coltelli da esso derivati furono ampiamente diffusi nei soldati ordinari come coltelli da combattimento e utilizzati anche per altri scopi non bellici, mentre gli eserciti alleati generalmente limitavano il numero di coltelli da trincea a reparti d'elite della fanteria e alla fanteria che non erano equipaggiate con la baionetta.[5]

Il punto di forza dei coltelli da trincea è la facilità d'utilizzo, un elemento fondamentale nel contesto in cui l'arma si è sviluppata.

  1. ^ Peterson, Harold L., Daggers and Fighting Knives of the Western World, Courier Dover Publications, ISBN 0-486-41743-3, ISBN 978-0-486-41743-1 (2001), p. 80
  2. ^ Alger, John I., Definitions and Doctrine of the Military Art: Past and Present, Avery Publications Group, ISBN 0-89529-309-9, ISBN 978-0-89529-309-1 (1985), p. 102
  3. ^ Catalog of Standard Ordnance Items, Washington, D.C: U.S. Army Ordnance Publications (1943)
  4. ^ Military Collectables: An International Directory of Twentieth-Century Militaria, Crescent Books, ISBN 0-517-41266-7, ISBN 978-0-517-41266-4 (1984), p. 37
  5. ^ Bull, Stephen, Encyclopedia of Military Technology and Innovation, Greenwood Publishing, ISBN 1-57356-557-1 (2004), p. 70

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