Pyramid Head | |
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Pyramid Head ritratto nel quadro Misty Day: Remains of The Judgement | |
Universo | Silent Hill |
Nome orig. | Pyramid Head (三角頭) |
Autore | Masahiro Ito |
Studio | Konami |
1ª app. | 2001 |
1ª app. in | Silent Hill 2 |
Ultima app. in | Dead by Daylight: Silent Hill Update |
Interpretato da | Roberto Campanella |
Caratteristiche immaginarie | |
Alter ego | |
Soprannome |
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Sesso | Maschio |
Professione | Cupo mietitore di Silent Hill (de facto) |
Poteri |
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Affiliazione |
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Pyramid Head (三角頭,?, Sankaku Atama, in italiano "Testa di Piramide" o "Testa a Piramide"), conosciuto anche come Piramide Rossa, Uomo Nero, Red Pyramid Thing o Testa di Triangolo[2][3], è un mostro immaginario presente in alcuni titoli della serie di videogiochi, film, libri e fumetti survival horror Silent Hill, prodotta dalla Konami. Appare per la prima volta in Silent Hill 2, dove riveste il ruolo di antagonista principale.
Conosciuto per la sua larga testa triangolare, Pyramid Head è privo di voce e, sebbene il suo elmo non gli permetta di vedere, riesce comunque ad individuare ciò che gli si para davanti. Secondo Takayoshi Sato, la sua apparizione scaturisce dai "ricordi distorti dei carnefici"[4] e il passato della città è come un luogo della loro esecuzione[5][6]. È stato citato dai recensori per essere un antagonista iconico della saga di Silent Hill e anche parte dell'attrattività del secondo capitolo. Esecutore fortissimo e senza scrupoli, col tempo si rivela essere non solo un nemico difficile da battere ma anche un vero e proprio "personaggio", enigmatico e caratterizzato da un profondo significato simbolico ed allegorico, che fornisce spiegazioni al motivo della sua esistenza e del suo modo di agire.
Pyramid Head è una delle creature appartenenti alla dimensione parallela di Silent Hill, l'Otherworld, e fa la sua prima apparizione in Silent Hill 2, dove perseguita il protagonista, James Sunderland. Dopo ogni incontro/scontro, questi uccide gli altri mostri, o Maria, il secondo personaggio giocabile, in modo molto sadico, e James è costretto ad osservare ripetutamente la sua morte. Ciò che rende la cosa più cruenta è che Maria assomiglia moltissimo a Mary, la sua defunta moglie. Il significato dell'agire della creatura diviene chiaro solo quando, verso la fine del gioco, James guarda una videocassetta contenente un filmato di sé stesso che uccide la moglie Mary: ogni volta che il Pyramid Head uccide Maria, James soffre e paga per il delitto da lui commesso. Alla fine Pyramid Head si suiciderà trafiggendo la sua testa con la sua lancia, simboleggiando il fatto che James ha preso conoscenza del crimine da lui commesso e che quindi il suo intervento non è più necessario.
Originariamente, Pyramid Head era stato ideato per incarnare (come tutti i mostri di Silent Hill) il crimine commesso da James, nonché il suo stesso profilo psicologico: Pyramid Head, pur apparendo calmo, attacca con estrema brutalità, e spesso abusa sessualmente degli altri mostri. Questi fattori alludono alla collera e l'ira che James cerca di celare sotto il suo atteggiamento apparentemente impassibile, e alla sua repressione sessuale, patita in gran parte dalla malattia della moglie.
Con gli episodi successivi però, la figura di Pyramid Head si disambigua, incarnando i termini generici i "peccati" di coloro che per non soffrire li hanno rimossi dalla coscienza, come nel caso di Silent Hill: Homecoming, nel quale Pyramid Head punisce Alex Shepherd, il protagonista di turno, che aveva accidentalmente ucciso il fratello, uccidendogli cruentemente il padre davanti agli occhi. Anche se il mostro non viene mai affrontato è presente in vari filmati come elemento di terrore e angoscia.
Altre figure analoghe a quelle di Pyramid Head sono presenti negli altri capitoli, come nel caso di Silent Hill 3. Molti ritengono che Pyramid Head sia identificabile con Valtiel, il demone adibito ad avvicendare, tramite l'ausilio di alcune manopole, il mondo reale con l'Otherworld. È un servo del Dio, e per questo motivo ogni volta che Heather nel gioco viene uccisa, questi la trascina via con sé per riportarla a nuova vita; altrimenti il dio che cresce nel suo grembo non potrà vedere la luce. Tuttavia, a dispetto delle molte voci riguardanti l'identità e la connessione tra Pyramid Head e Valtiel, Masahiro Ito, il designer delle creature, ha voluto far luce su questa storia ed ha spiegato l'origine di questi due enigmatici personaggi:
«In Silent Hill 3 la connessione con il primo capitolo è abbastanza chiara, ma il punto di contatto con il secondo gioco non è ovvio. Ho creato Valtiel perché volevo identificare le opere della serie attraverso una creatura. Nella religione di Silent Hill, Valtiel esiste come colui che è vicino al Dio, e Pyramid Head prende la sua forma dalla stessa ragione d'esistenza di Valtiel. In altre parole, il personaggio di Pyramid Head era nato dalle ideologie idolatre degli abitanti della città. Nel primo gioco, gli abiti cerimoniali erano un omaggio a Valtiel[7].»
Esistono altre due figure somiglianti a Pyramid Head:
Pyramid Head presenta un aspetto antropomorfo, pallido, muscoloso, possente e allo stesso tempo leggermente sovrappeso, come si evince dalla sua pancia sporgente. Porta sul capo una complessa struttura piramidale in ferro arrugginito e color rosso sangue; sul lato frontale della piramide vi è un piccolo buco dal quale Pyramid Head fa fuoriuscire la sua lingua tagliente. Questo gigantesco elmo sembra piuttosto doloroso e difficile da portare ed è inoltre appoggiato su di una massa di carne flaccida, che potrebbe essere la testa di Pyramid Head. Indossa un lungo camice da macellaio sporco di sangue dotato di una cerniera e di alcuni lacci di pelle presenti sul lato anteriore e posteriore, un paio di guanti anch'essi insanguinati e degli stivali neri.
Pyramid Head adopera un enorme coltello (detto Great Knife), anch'esso arrugginito e sporco di sangue, e un lungo palo da esecuzione (o lancia). Non parla mai e non sembra essere in grado di farlo, anche se talvolta grugnisce e geme dolorosamente. Inoltre, sebbene il suo elmo gli impedisca di vedere, riesce comunque ad individuare James o gli altri mostri; non si sa se utilizzi gli altri sensi o se possieda delle facoltà che gli permettano di avvertire in qualche modo la presenza di altri esseri.
Masahiro Ito, il designer dei mostri del secondo capitolo, lo creò con l'intenzione di dar vita ad un "mostro con la faccia nascosta"[10], ma rimase deluso dai suoi disegni, che ricordavano degli umani con indosso delle maschere. Disegnò quindi un mostro con la testa a forma di piramide. Secondo Ito, il triangolo ha angoli retti ed acuti, e la loro forma suggerisce la possibilità del dolore, mentre la forma a triangolo aiuta a spiegare il ruolo del mostro nel gioco[10][11]. Delle creature che appaiono in Silent Hill 2, Pyramid Head si caratterizza per un aspetto "eccessivamente mascolino".
Pyramid Head utilizza principalmente il Grande Coltello per attaccare e, sebbene sia un'arma molto pesante e difficile da maneggiare, e anche se gli attacchi di cui dispone sono pochi, è in grado di uccidere James con un solo colpo di questa. Inoltre può utilizzare la mano sinistra per afferrare James e strozzarlo[12], o dargli dei pugni. Pyramid Head può inoltre utilizzare la sua lingua per trafiggere i nemici e James[13].
L'arma secondaria che adopera è la lancia, meno letale del coltello ma ben più leggera, e che comunque può causare ingenti danni. Impugnandola, egli diventa molto più veloce e pericoloso, poiché non detiene più il Grande Coltello, che era appunto il motivo della sua lentezza.
Nella prima pellicola basata sulla serie di Silent Hill, Pyramid Head prende il nome di Red Pyramid ("Piramide Rossa"), come si evince dai titoli di coda. È interpretato dall'attore italiano Roberto Campanella, che tra l'altro impersona anche l'inserviente Colin[14], il quale abusa della piccola Alessa. L'aspetto che ha nel film è diverso da quello di Silent Hill 2: il suo elmo è nero ed esagonale, ha sei lati a differenza dei sette del gioco, presenta vari bulloni ed è molto più appuntito. Inoltre, ogni volta che compare, è sempre seguito da un enorme sciame di Creepers (mostri insettoidi presenti in vari capitoli della serie). Il regista Christophe Gans commentò così la sua decisione:
«Il grande cambiamento in Red Pyramid per me non era tanto nella testa, ma nel suo corpo. Nel videogioco è molto deformato, sembra quasi gobbo. Abbiamo deciso di farlo diventare un personaggio alto, potente, un po' come il dio guerriero di Stargate, ideato da Patrick Tatopoulos. Perché? Perché per me in lui c'è un po' di Anubi, il dio egizio della morte, in Red Pyramid.»
Sempre secondo il regista, il cambiamento è dovuto al fatto che era impossibile per l'attore indossare lo stesso elmo del gioco, inoltre i produttori volevano che il casco fosse doloroso da indossare. Nel film gli abiti del mostro non lo ricoprono per intero, ma solo dalla vita in giù e sembrano fatti di carne umana. La spada di Red Pyramid era stata costruita con un materiale leggero e poi dipinta per farla apparire pesante da portare, mentre l'elmo, che aveva subito lo stesso trattamento, era pesante circa 5 chili e costringeva l'attore a tenere la testa bassa (tra l'altro l'elmo non aveva nessuna fessura, perciò l'attore era costretto a guardare per terra per riuscire a vedere qualcosa)[14][15].
Per interpretare il ruolo di Red Pyramid, Campanella ha dovuto indossare un make-up di cinque protesi: ci sono volute ben tre ore e mezza di trucco prima di entrare nel costume. I suoi stivali avevano incorporati 38 cm sopra le suole, facendolo apparire alto più di due metri. Altra differenza con il Pyramid Head originale sta nella corporatura: possente ma un po' grasso in Silent Hill 2, estremamente muscoloso e comunque snello nel film. Tatopulos, che ha lavorato sugli effetti speciali e suoi mostri, ha affermato che Red Pyramid è il simbolo dell'oscurità che si cela dentro la città e che lui stesso ne è portatore[16]. Il regista Gans ha commentato riguardo ai mostri del film dicendo che "sono una presa in giro degli esseri umani", ed ha concluso con queste parole:
«I veri mostri sono le persone, i fedeli dell'Ordine che hanno torturato Alessa. Quando mi sono avvicinato al film, sapevo che sarebbe stato impossibile rappresentare i mostri come delle semplici bestie che ti saltano addosso[17].»
Nella seconda pellicola Pyramid Head (di nuovo chiamato Red Pyramid), che viene anche qui interpretato da Campanella, conserva praticamente le stesse caratteristiche fisiche del capitolo precedente, a parte il fatto che è molto più muscoloso e largo, mentre in Silent Hill era più snello. Anche il suo coltello è leggermente modificato, in quanto appare più affilato e appuntito rispetto a quello del primo film.
In questo film Pyramid Head ricopre un po' il ruolo di Valtiel in Silent Hill 3: egli segue la protagonista, Heather Mason (interpretata da Adelaide Clemens) e la protegge ogni volta che lei chiede aiuto o si trova in pericolo. Tuttavia la sua motivazione, a differenza del videogioco, non consiste nell'aiutarla a concepire il dio, ma esclusivamente a proteggerla. Ciò lo rende in questo film, a tutti gli effetti, un antieroe, in quanto, verso la fine del film, affronta la puritana Claudia Wolf (interpretata da Carrie-Anne Moss), trasformata nella Missionaria, in un combattimento dal quale uscirà vincitore.
Questo è dato dal fatto che, come la stessa Heather afferma leggendo il diario di suo padre Harry (interpretato da Sean Bean), Red Pyramid è il "custode e carnefice personale di Alessa".
Il Macellaio | |
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Universo | Silent Hill |
Lingua orig. | Inglese |
Studio | Konami |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Non morto |
Sesso | Maschio |
Poteri |
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In questo prequel di Silent Hill, il ruolo di Pyramid Head viene rivestito da The Butcher ("Il Macellaio")[18][19]. Questo mostro, molto simile a Pyramid Head per vari aspetti, si presenta come un uomo dalla pelle di colorito cadaverico, dal viso scarnificato, con una profonda scanalatura al posto dell'orecchio e in parte nascosto da delle enormi placche metalliche, vestito con un grembiule da macellaio ricoperto di sangue e con indosso degli stivali marroni. Massacra tutti i mostri che incontra e lascia varie tracce del suo passaggio lungo il cammino del protagonista, Travis Grady. Sfracella le sue vittime con una gigantesca mannaia (Great Cleaver) che trascina per terra. A differenza di Pyramid Head però non sembra essere soggetto a spasmi di sorta o impulsi sessuali,inoltre è in grado di emettere alcuni suoni.
Travis incontra The Butcher molte volte nel corso della storia, tutte le volte nel Fog World. Alla fine, costretto a difendersi, Travis colpisce quasi mortalmente il mostro e, dopo aver preso in mano la mannaia e aver riflettuto per qualche secondo, gli trafigge la schiena con questa come colpo di grazia.
Nonostante la sua voglia irrefrenabile di uccidere e di provocare la sofferenza altrui, mantiene sempre un comportamento calmo, freddo, privo di emozioni. Sebbene non sia un punitore come Pyramid Head, da comunque la caccia al protagonista e ne rappresenta la rabbia e il desiderio sessuale repressi (infatti The Butcher trafigge sempre gli organi riproduttivi delle sue vittime come metodo di esecuzione). Secondo alcuni The Butcher potrebbe essere l'alter ego malvagio di Travis e il riflesso di ciò che quest'ultimo potrebbe diventare se decidesse di essere cattivo.
Nel quinto capitolo della serie, il nome di Pyramid Head viene sostituito da quello di The Bogeyman ("L'Uomo Nero"), anche se si tratta sempre dello stesso personaggio. il suo elmo e il suo abito cerimoniale sono praticamente identici a quelli del film, mentre il suo corpo è quasi completamente ricoperto di sangue. Il Grande Coltello (qui chiamato Bogeyman Knife, "Coltello dell'Uomo Nero"), seghettato da un lato e più affilato dall'altro, presenta del sangue raggrumato su varie parti della lama e la punta è affusolata; ricorda molto i pugnali che vengono utilizzati dai militari (altro riferimento al protagonista Alex Shepherd, al suo passato e alla sua famiglia).
Tuttavia qui il ruolo e l'importanza di Pyramid Head cambiano radicalmente, facendolo ridimesionare ad un personaggio esclusivamente simbolico. Anche qui rappresenta il desiderio del protagonista, Alex Shepherd, di essere punito per il suo crimine, ma è adibito solo a spaventare in alcune sequenze del gioco e non è possibile combatterlo.
Fa la sua ultima apparizione nel finale Bogeyman, dove Alex si risveglia in una stanza buia e incatenato ad una sedia, quando due Pyramid Head sbucano fuori all'improvviso e ognuno porta rispettivamente una parte dell'elmo piramidale per inserirlo unificato sulla testa dell'uomo, che si trasforma in un Pyramid Head. Secondo alcuni questo finale aggiuntivo potrebbe essere una metafora per far capire che Alex, ricordatosi di ciò che ha fatto e pentitosene, ha abbracciato l'oscurità celata nel suo cuore ed è quindi diventato un mostro, il Bogeyman (cioè "l'Uomo Nero").
L'Uomo Nero | |
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Universo | Silent Hill |
Lingua orig. | Inglese |
Studio | Konami |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Non morto |
Sesso | Maschio |
Poteri |
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Nel sesto capitolo, il ruolo di Pyramid Head viene rivestito da The Bogeyman ("L'Uomo Nero", in origine chiamato Hammer Man, "Uomo-martello", e The Judge, "Il Giudice"), una creatura che, sebbene condivida lo stesso nome del mostro di Homecoming, in realtà è completamente diversa. Il suo arrivo viene preceduto da un terremoto e da un forte ruggito che può essere udito anche da molto lontano (sebbene non sembri essere in grado di parlare), oppure dalla comparsa improvvisa di acqua. L'aspetto fisico di questo mostro è completamente occultato dalle sue vesti: interamente vestito di nero, indossa un lungo e pesante impermeabile con cappuccio, stivali, guanti e una maschera antigas. Poco più alto di due metri, impugna un enorme e lungo martello (Great Hammer) con il quale può fare a pezzi Murphy Pendleton, sia tramite scontro ravvicinato che in lontananza (può sbattere il martello per terra e provocare onde d'urto che raggiungono rapidamente il protagonista). Tuttavia, come Pyramid Head e The Butcher, necessita di tempo prima di poter attaccare di nuovo. Molto diverso dagli altri due esecutori: è più veloce e potente, anche se lo si può battere facilmente e i suoi attacchi non sono letali; non presenta sintomi quali la frustrazione sessuale e la rabbia repressa (sebbene rappresenti quest'ultima). È estremamente sadico e crudele, anche se in certi momenti sembra provare un certo senso di misericordia nei confronti di Murphy (infatti, come si evince anche dai filmati, non cerca mai di ucciderlo, ma piuttosto di spaventarlo, provocarlo o ferirlo).
Lo si incontra varie volte e in una di queste mostra tutta la sua spietatezza: Murphy, che era andato in cerca di una filastrocca per il piccolo Charlie, intitolata The Bogeyman Rhyme, torna indietro per recitarla al bambino quando improvvisamente Bogeyman appare, rompe il collo a Charlie e, poco prima che Murphy possa pronunciare gli ultimi versi, il Bogeyman gli fa segno di stare in silenzio. In un altro incontro Murphy, attirato dalla voce di un bambino, si ritrova a dover combattere con il Bogeyman e, dopo averlo finito con il martello dello stesso, scopre il suo volto, o meglio due volti di due uomini diversi, Patrick Napier (l'assassino del figlio di Murphy) e Murphy stesso, che cambiano alternatamente. Dopo questa curiosa scoperta, Murphy chiede alla carcassa del Bogeyman di perdonarlo, dopodiché questa sparisce nel nulla. Ricomparirà un'ultima volta da vivo nella battaglia finale.
Anche Bogeyman è la personificazione della psiche e delle voglie nascoste del protagonista ma, a differenza delle altre due figure, solo all'inizio cerca di farla pagare al proprio "creatore" e di farlo soffrire, poiché in seguito si farà da "giudice" e punitore dei nemici di quest'ultimo, in quanto ne rappresenta il desiderio di vendetta; anche la sua arma, il Grande Martello, rappresenta l'oppressione e il desiderio di vendicarsi (che appunto ti martella). Egli simboleggia anche l'errore fondamentale di attribuzione, poiché, dopo aver sconfitto il Bogeyman e averne scoperto il volto, agli occhi di Murphy il Bogeyman è Patrick Napier, ma a volte la faccia di Bogeyman diventa quella di Murphy. Questo lo si può constatare anche poco prima della battaglia finale, dove Anne Cunningham spiega a Murphy di vederlo come un mostro (poiché quest'ultima crede che sia stato lui ad uccidere suo padre) e quindi ai suoi occhi presenta l'aspetto del Bogeyman.
Pyramid Head appare in tema come personaggio giocabile sotto forma di DLC nella sezione "Killers". Il suo nome è stato tradotto come "Il Boia" (in inglese "The Executioner").
Nella saga di Silent Hill è frequentissimo l'uso del simbolismo e di vari aspetti psicologici. La città si forma sulla psiche dei suoi stessi visitatori, creando così una mostruosa dimensione alternativa (l'Otherworld) che varia da persona a persona[20]. Questo lo si può notare soprattutto nel secondo capitolo, dove la versione della città che James Sunderland esplora viene fortemente influenzata dal suo subconscio[20]. Molti dei mostri che vagano per la città scaturiscono dalle sue colpe, dal suo desiderio di essere punito, e dalla repressione sessuale[20] costante durante i tre anni di malattia della moglie Mary, e che cessa di esistere quando James comprende di averla uccisa, in parte per cessare il suo dolore, e in parte per la frustrazione[21] ed il risentimento[20]. Egli sapeva della sua malattia terminale[22], che era stata diagnosticata essere un cancro[23]; egli inoltre leggeva spesso dei libri di medicina, sperando di trovare qualcosa che potesse aiutarla a guarire[24]. Durante i suoi ultimi giorni di vita, Mary era diventata fisicamente repulsiva come conseguenza della malattia e trattava James bruscamente, ordinandogli di lasciarla e pregandolo di confortarla l'attimo successivo[25]. La conoscenza della sua malattia terminale l'ha costretta a diventare sempre più rabbiosa e a soffrire per i suoi cari, in particolare per James, e a quest'ultimo addolorava farle visita in ospedale[26].
Pyramid Head serve come un boia di Maria, un'illusione di James che assomiglia fortemente a Mary[27]. Attraverso le ripetute morti di Maria, Pyramid Head ricorda a James della morte di Mary e lo induce a sentirsi in colpa e a dover patire la sofferenza[20][28]. La sua apparizione come un boia nasce da una foto che James ha visto durante la visita alla città che aveva fatto tre anni prima insieme a Mary[20].
I vari aspetti psicologici riguardanti il passato di James e le sue emozioni, quindi la sua rabbia repressa e la sua astinenza sessuale, potrebbero aver fortemente influenzato la figura di Pyramid Head, il quale appare come un personaggio estremamente violento, che presenta delle incontrollabili pulsioni sessuali (spesso lo si vede violentare vari mostri nel corso del gioco) e che sembra essere soggetto a vari spasmi e scatti convulsi, che rendono i suoi movimenti goffi.
In sostanza, Pyramid Head è un doppelgänger fortemente erotizzato e violento di James che, sebbene lo tormenti e tenti di ucciderlo, in realtà lo aiuta ad accettare ciò che ha fatto e a pentirsi. Pyramid Head rappresenta quindi l'ira, il rimorso, il pentimento e la punizione che scaturiscono dall'inconscio del protagonista e il bisogno di rimediare, o quantomeno di essere perdonato per i propri peccati, in modo tale da poter tornare ad essere sereno e in pace con sé stesso per riprendere una vita normale.
Masahiro Ito ha fornito ulteriori spiegazioni sull'identità di Pyramid Head e sul legame che il mostro ha con James:
«Il Pyramid Head, è un altro James che fa realizzare a James la sua colpa. Perciò attacca le altre creature sull'illusione di James. Quando James capisce di essere colpevole dal fondo del suo cuore, Pyramid Head si suicida perché il suo servizio non è più necessario[1].»
Nella storia di Silent Hill e dell'Ordine, vi erano presenti anche i boia e alcuni sacerdoti della setta che vestivano dei cappucci (quello di Jimmy Stone era appuntito e di colore rosso, simile all'elmo di Pyramid Head) ed è quindi probabile che l'aspetto di Pyramid Head sia stato basato anche su di loro, non solo su Valtiel. Nel Book of Lost Memories della Konami viene spiegato che l'aspetto di Pyramid Head era una variazione degli abiti usati dai boia presenti nella storia della città di Silent Hill; indossavano cappucci rossi e vesti cerimoniali per sembrare simili a Valtiel[7][29]. Takayoshi Sato ha commentato così:
«Il luogo di Silent Hill una volta è stato quello dell'esecuzione, lontano dalle città. Quello era un luogo segreto e sacro. I criminali efferati vengono trasferiti lì e uccisi. Quel luogo esiste solo per quella ragione. Perciò tutta la gente del villaggio è composta da boia o famiglie di boia. I boia necessitavano di indossare delle maschere per l'evento cosicché non assistessero direttamente alla loro lancia che penetrava la carne. Il tempo è passato, persiste solo il ricordo degli esecutori, che ha intensificato e formato l'illusione errante di Silent Hill. Pyramid Head è il ricordo distorto dei boia[4].»
Al di là del lato estetico, Pyramid Head svolge il ruolo di esecutore, ma non cerca di uccidere James, altrimenti sarebbe un boss come tanti altri presenti nel gioco. Come tutte le creature, anche Pyramid Head è basato sulla psiche del protagonista, ma lui è l'unico che cerca di aiutarlo: per questo uccide varie volte Maria, cioè la personificazione della colpevolezza e del rimpianto di James, cosicché James possa capire e accettare il fatto di aver ucciso la propria moglie, Mary.
Anche le armi adottate da Pyramid Head possono essere viste come delle metafore. Il Grande Coltello (che James può anche ottenere e utilizzare) potrebbe essere interpretato come il fardello che James deve portare per essersi preoccupato di sua moglie, o di averla uccisa. La lancia (che invece non è ottenibile) potrebbe rappresentare il fatto che, siccome James assiste varie volte alla morte di Maria (e quindi anche di sua moglie Mary), egli non deve più preoccuparsi di badare ad una moglie malata e quindi si sente sollevato da questo "peso". Potrebbe quindi essere questo il motivo per il quale Pyramid Head abbandona il Grande Coltello per passare alla lancia, molto più leggera e facile da maneggiare.
Può anche darsi che l'uso della lancia derivi da quello fatto dai boia che abitavano nella città e che punivano i criminali. Ciò potrebbe essere confermato da vari indizi: nel dipinto Death By Skewering ("Morte per infilzamento") ci sono dei Lying Figures che vengono trafitti dai rami di tre alberi (il che potrebbe anche riferirsi ai prigionieri che venivano uccisi con le lance) e un'immagine che raffigura due Pyramid Head con impugno delle lance, situata nella Prigione Toluca, il che può suggerire che "scegliere di morire era l'ultimo assaggio di libertà dei prigionieri". Sul monumento di pietra a Martin St. vi è scritta questa frase: "...i boia versavano l'acqua usata per lavare gli strumenti da esecuzione qui". Sebbene rimanga ignara l'origine del Grande Coltello, quest'ultima frase presente sul monumento potrebbe voler implicitamente dire che i boia non si limitavano ad usare il cappio per uccidere i condannati ma anche altre armi o oggetti. L'idea del Grande Coltello potrebbe essere stata ispirata da un'arma che, nella realtà, veniva utilizzata dai boia per la pena capitale, cioè la spada da esecuzione, anche detta "spada della giustizia".
Siccome James è un peccatore/criminale che ha ucciso la propria moglie, Pyramid Head, che è il suo castigatore, deve perseguire il suo compito e punirlo.
I recensionisti hanno suggerito diverse interpretazioni. Gamespot ha paragonato Pyramid Head a Leatherface, il protagonista di Non aprite quella porta, e lo ha identificato come il mostro più spaventoso di Silent Hill 2[30]. Secondo Christina González di The Escapist, Pyramid Head agisce come "un giudizio personificato, un macellaio sessualmente oscuro" e "l'illusione masochista di James", che lo punisce per la morte di Mary. Ken Gagne, di Computerworld, ha suggerito che il mostro "rappresenta la rabbia di James ed il suo senso di colpa". Un critico di IGN, Jesse Schedeen, ha considerato il ruolo di Pyramid Head riguardo a tutta la serie di Silent Hill essere "una manifestazione della colpevolezza di una persona", commentando così: "Pyramid Head è lì per aiutare a servire la propria penitenza nel modo più doloroso e grottesco possibile"[31].
Tutte le fonti sono in inglese