Quinto Cassio Longino (tribuno della plebe)

Quinto Cassio Longino
Proconsole della Repubblica romana
Denario dedicato a Giove emesso da Quinto Cassio Longino nel 55 a.C.
Nome originaleQuintus Cassius Longinus
GensCassia
Questura54 a.C.
Tribunato della plebe49 a.C.
Proconsolatodal 49 a.C. in Spagna Ulteriore

Quinto Cassio Longino (in latino Quintus Cassius Longinus; fl. I secolo a.C.) è stato un politico romano.

Apparteneva alla gens Cassia, ed era molto vicino al cesaricida Gaio Cassio Longino (era suo fratello o forse un cugino).[1]

Inizialmente fedele a Pompeo, divenne questore nella Spagna Ulteriore nel 54 a.C.. Allo scoppio della guerra civile romana tuttavia cambiò schieramento e passò dalla parte di Cesare, che lo nominò propretore della medesima provincia.[1][2] La sua autorità era crudele e tirannica, e la città di Cordova infine gli si ribellò; la rivolta fallì, ma la spietata repressione di Longino causò altro malcontento e presto le sue stesse truppe insorsero sotto il comando del questore Marco Marcello Asernino.[3]

Assediato nella città di Ulia, Longino fu costretto a venire a patti coi rivoltosi, che gli concessero infine di andarsene con le truppe a lui fedeli. Imbarcatosi verso l'Italia per ricongiungersi a Cesare, la sua nave naufragò alla foce dell'Ebro e Longino morì nel naufragio.[4] Il suo malgoverno in Spagna aveva reso la zona fortemente anti-cesariana, prolungando la guerra di molti anni.[1]

  1. ^ a b c (EN) Cassius, in Encyclopædia Britannica, 1911.
  2. ^ 'Bellum Alexandrinum, 48.
  3. ^ Cassio Dione, Storia romana, XLII, 15.1-3.
  4. ^ Cassio Dione, Storia romana, XLII, 16.2.
Fonti antiche

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN453155598029815600004 · GND (DE1183966059