Racconti del grottesco e dell'arabesco | |
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Titolo originale | Tales of the Grotesque and Arabesque |
Frontespizio del primo volume della raccolta pubblicata a Philadelphia nel 1840 | |
Autore | Edgar Allan Poe |
1ª ed. originale | 1840 |
Genere | Racconti |
Sottogenere | Horror, grottesco |
Lingua originale | inglese |
I Racconti del grottesco e dell'arabesco (Tales of the Grotesque and Arabesque) è una celebre raccolta di brevi racconti di Edgar Allan Poe, in precedenza editi su varie riviste, pubblicata nel 1840 da Lea & Blanchard: l'edizione originale uscì in due volumi.
L'editore, che intendeva sfruttare il successo di Il crollo della casa degli Usher, non versò alcun diritto all'autore, che venne liquidato con 20 copie gratuite del libro.[1]
L'opera è suddivisa in due volumi, profondamente legati al tema del terrore e del gotico.
Il primo volume si prefigge il compito di illustrare il nuovo stile prosaico del gotico, ossia un miscuglio di fantastico e di revival medievale, nonché "grottesco e arabesco" (la passione per i misteri delle culture medio-orientali), collegato strettamente e fenomeni inspiegabili e fantastici che coinvolgono i protagonisti delle varie storie. Tale fenomeno, nello stile di Poe, si collega sempre a fatti comici, che sconfinano nell'orrore e nel turbamento, come la raffigurazione fantastica della famiglia del Re Peste (personificazione della peste nera nel '300), che invita a banchetto due marinai inglesi. Tali storie hanno la particolarità "gotica" dell'ambientazione nel Medioevo o in luoghi fantastici del Medio-Oriente, come Gerusalemme o la lontana India, e Poe sapientemente collega vari misteri e curiosità delle leggende popolari e di fattori mistici e ricercati di tali culture al tema dell'omicidio, della morte e dell'inconscio umano.
Lo stile di Poe è asciutto e ricco di quella cultura ottocentesca di mescolare sapienza, filosofia e curiosità di culture di altri paesi, per far immedesimare meglio il lettore nelle storie ambientate nell'Oriente o in scenari fantastici. Le storie alternano scene di comico e di grottesco, fino a raggiungere momenti di massima tensione in sequenze di omicidio, o di terrore puro nei momenti tragici di morte, quando i protagonisti entrano a contatto con spiriti demoniaci. Alcuni racconti, come Dialogo di Eiros e Charmion, sono dei veri e propri dialoghi filosofici che si interrogano sulla natura umana, sul perché dell'esistenza dell'uomo sulla terra, e di cosa si provi dopo la morte, evocando il passato. Ciò ha portato la critica a definire il mescolato stile alternato di Poe come "gotico". Lo stile è accentuato dalla presenza dei luoghi tipici del genere, come paesaggi medievali oscuri, cattedrali abbandonate e spiriti mostruosi della religione cristiana e non, e soprattutto la facilità del protagonista di entrare in situazioni di delirio e follia così facilmente, in modo da rappresentare le passioni e le paure più morbose e nascoste dell'animo umano.
Controllo di autorità | BNF (FR) cb11943795v (data) |
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