Race of Champions 1975

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 1975.

Regno Unito (bandiera) Gran Premio Race of Champions 1975
Gara non valida per il Mondiale
Data 16 marzo 1975
Nome ufficiale X British Airway Daily Mail Race of Champions
Luogo Circuito di Brands Hatch
Percorso 4,206 km / 2,613 US mi
Distanza 40 giri, 168,240 km/ 104,520 US mi
Clima Pioggia e nevischio
Risultati
Pole position Giro più veloce
Regno Unito (bandiera) Tom Pryce Regno Unito (bandiera) Tom Pryce
Shadow-Ford Cosworth in 1'34"9 Shadow-Ford Cosworth in 1'21"1
Podio
1. Regno Unito (bandiera) Tom Pryce
Shadow-Ford Cosworth
2. Regno Unito (bandiera) John Watson
Surtees-Ford Cosworth
3. Svezia (bandiera) Ronnie Peterson
Lotus-Ford Cosworth

La Race of Champions 1975 (X British Airways/Daily Mail Race of Champions) è stata una gara di Formula 1, non valida per il campionato del mondo, che è stata disputata il 16 marzo 1975 sul Circuito di Brands Hatch, nel Regno Unito. Vi parteciparono anche vetture di Formula 5000.

La gara venne vinta da Tom Pryce su Shadow-Ford Cosworth; questa fu l'unica gara di Formula 1, anche se non valida per il campionato mondiale, vinta da Pryce. Essa rappresentò, anche, la prima vittoria per la Shadow, in una gara di F1. Il pilota gallese fece segnare anche la pole e il giro più veloce.

Aspetti tecnici

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La Safir Engineering, una casa automobilistica inglese, aveva acquistato, ribattezzandola, la Token RJ02, che aveva corso nel campionato mondiale del 1974. La Safir non prese, invece, mai parte a gare valide per il mondiale. La Hill ribattezzò ufficialmente la Lola T371, utilizzata nel Gran Premio del Sudafrica, col proprio nome di Hill GH1, debuttando perciò come costruttore.

Aspetti sportivi

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La gara rappresentò l'esordio stagionale per la F1 in Europa, dopo i tre primi gran premi del mondiale, corsi in sud America e Sudafrica.

A completare il campo dei partenti vi furono quattro vetture di Formula 5000, tutte guidate da piloti che aveva già corso in gran premi di Formula 1 negli anni precedenti. Emerson Fittipaldi si lamentò per la presenza di queste vetture, considerate troppo lente rispetto a quelle della Formula 1. Il giorno precedente la gara le vetture di Formula 5000 disputarono la prima gara del loro campionato britannico, vinta da Ian Ashley, su Lola-Chevrolet. Alla gara non partecipò, tra i piloti iscritti alla Race of Champions con una vettura di F5000, il solo Vern Schuppan.[1]

Piloti e team

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La McLaren, la Lotus, la Shadow, la Stanley-BRM, la Surtees e la Penske iscrissero alla gara i piloti titolari nel mondiale. La Williams affiancò a Arturo Merzario un altro pilota italiano Maurizio Flammini. La Tyrrell iscrisse il solo Jody Scheckter, così come la March portò la sola Lella Lombardi e la Hill Rolf Stommelen. Si rividero l'Ensign, che aveva dato forfait, nei primi tre gran premi della stagione, validi per il mondiale, che fece debuttare Roelof Wunderink, e la Lyncar. Al volante della Safir vi fu l'esordio per Tony Trimmer.

Non parteciparono invece alcune delle più importanti scuderie che disputavano il mondiale, come la Ferrari, la Brabham e la Hesketh.

I seguenti piloti e costruttori vennero iscritti alla gara:[2]

Team Telaio[3] Gomme Nr. Pilota
Regno Unito (bandiera) Marlboro Team Texaco McLaren M23-Ford Cosworth G 1 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi
2 Germania (bandiera) Jochen Mass
Regno Unito (bandiera) Elf Team Tyrrell Tyrrell 007-Ford Cosworth G 3 Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter
Regno Unito (bandiera) John Player Team Lotus Lotus 72-Ford Cosworth G 5 Svezia (bandiera) Ronnie Peterson
6 Belgio (bandiera) Jacky Ickx
Regno Unito (bandiera) Lavazza March March 751-Ford Cosworth G 10 Italia (bandiera) Lella Lombardi
Regno Unito (bandiera) Stanley BRM BRM P201 G 14 Regno Unito (bandiera) Bob Evans
Regno Unito (bandiera) UOP Shadow Racing Team Shadow DN5-Ford Cosworth G 16 Regno Unito (bandiera) Tom Pryce
17 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier
Regno Unito (bandiera) Team Surtees Surtees TS16-Ford Cosworth G 18 Regno Unito (bandiera) John Watson
Regno Unito (bandiera) Frank Williams Racing Cars Williams FW03-Ford Cosworth G 20 Italia (bandiera) Arturo Merzario
Williams FW02-Ford Cosworth 21 Italia (bandiera) Maurizio Flammini[4]
Regno Unito (bandiera) Embassy Racing with Graham Hill Lola T371-Ford Cosworth G 23 Germania (bandiera) Rolf Stommelen
Stati Uniti (bandiera) First National City Travellers Cheques Penske Penske PC1-Ford Cosworth G 28 Stati Uniti (bandiera) Mark Donohue
Richard Oaten Racing Lola T330-Chevrolet 31 Regno Unito (bandiera) Ian Ashley
Regno Unito (bandiera) Lec Refridgeration Racing Chevron B30-Ford Cosworth G 35 Regno Unito (bandiera) David Purley
Hong Kong (bandiera) Theodore Racing[5] Lola T332-Chevrolet[6] 37[5] Australia (bandiera) Vern Schuppan
Regno Unito (bandiera) Pinch (Plant) Ltd Lyncar L006-Ford Cosworth 50 Nuova Zelanda (bandiera) John Nicholson
Regno Unito (bandiera) HB Bewaking Team Ensign Ensign N174-Ford Cosworth[7] G 51 Paesi Bassi (bandiera) Roelof Wunderink
Regno Unito (bandiera) Safir Engineering Safir RJ02-Ford Cosworth 52 Regno Unito (bandiera) Tony Trimmer
Radio Luxembourg[8] Lola T332-Chevrolet 208 Danimarca (bandiera) Tom Belsø

La pole venne conquistata da Tom Pryce, su Shadow. La casa anglo-americana aveva già ottenunto due pole consecutive, nelle prime due gare valide per il mondiale, disputate in America del Sud, però con l'altro suo pilota, Jean-Pierre Jarier. Uno dei piloti più contrari alla decisione di far correre le vetture di F5000, il campione del mondo in carica, il brasiliano Emerson Fittipaldi, si qualificò solo al 17º posto in griglia, e partì dietro a tutti e 4 i piloti della F5000.

Nella sessione di qualifica[9] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore[3] Tempo Griglia
1 16 Regno Unito (bandiera) Tom Pryce Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford Cosworth 1'34"9 1
2 3 Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 1'35"9 2
3 17 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford Cosworth 1'37"3 3
4 6 Belgio (bandiera) Jacky Ickx Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 1'37"3 4
5 23 Germania (bandiera) Rolf Stommelen Regno Unito (bandiera) Hill-Ford Cosworth 1'37"4 5
6 5 Svezia (bandiera) Ronnie Peterson Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 1'37"7 6
7 28 Stati Uniti (bandiera) Mark Donohue Stati Uniti (bandiera)Penske-Ford Cosworth 1'38"5 7
8 20 Italia (bandiera) Arturo Merzario Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 1'40"1 8
9 208 Danimarca (bandiera) Tom Belsø Regno Unito (bandiera) Lola-Chevrolet 1'40"2 9
10 18 Regno Unito (bandiera) John Watson Regno Unito (bandiera) Surtees-Ford Cosworth 1'40"4 10
11 10 Italia (bandiera) Lella Lombardi Regno Unito (bandiera) March-Ford Cosworth 1'40"6 11
12 35 Regno Unito (bandiera) David Purley Regno Unito (bandiera) Chevron-Ford Cosworth 1'41"2 12
13 37 Australia (bandiera) Vern Schuppan Regno Unito (bandiera) Lola-Chevrolet 1'41"7 13
14 52 Regno Unito (bandiera) Tony Trimmer Regno Unito (bandiera) Safir-Ford Cosworth 1'41"8 14
15 2 Germania (bandiera) Jochen Mass Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 1'42"1 15
16 31 Regno Unito (bandiera) Ian Ashley Regno Unito (bandiera) Lola-Chevrolet 1'42"3 16
17 1 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 1'43"2 17
18 51 Paesi Bassi (bandiera) Roelof Wunderink Regno Unito (bandiera) Ensign-Ford Cosworth 1'43"6 18
19 14 Regno Unito (bandiera) Bob Evans Regno Unito (bandiera) BRM 1'44"2 19
20 21 Italia (bandiera) Maurizio Flammini Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 1'47"0 NP[10]
21 50 Nuova Zelanda (bandiera) John Nicholson Regno Unito (bandiera) Lyncar-Ford Cosworth 1'47"9 20

Il weekend di gara fu caratterizzato da tempo invernale con pioggia, vento e anche spruzzate di neve, tanto che la partenza venne posticipata a causa di una nevicata. Ciò complicò le scelte dei team in merito agli pneumatici.

Alla partenza Jacky Ickx passò a condurre, davanti a Ronnie Peterson mentre nel mezzo dello schieramento Belsø venne tamponato, e costretto così al ritiro, da Jochen Mass; anche il tedesco decise per il ritiro pur non avendo grossi danni sulla vettura. In seguito all'incidente si decise di vietare corse con la presenza in contemporanea di vetture di Formula 1 e Formula 5000.

Jody Scheckter prese la testa al termine del primo giro, davanti a Pryce. I due erano gli unici piloti che montavano gomme slick. Al giro 26 il sudafricano della Tyrrell-Ford Cosworth ruppe il propulsore; ciò dette via libera a Pryce, visto che tutti gli altri piloti dovettere attardarsi per cambiare gli pneumatici. L'altro pilota della Shadow, Jarier resistette in terza posizione fino al 36º giro, ma successivamente, un problema tecnico lo costrinse al ritiro. Scalò in terza posizione Peterson, che però, a due giri dal termine, subì un sorpasso da John Watson alla Druids Bend. Il migliore con le vetture di F5000 fu David Purley, undicesimo a 6 giri dal primo.

I risultati del gran premio sono i seguenti:[11]

Pos No Pilota Costruttore[3] Giri Tempo/Ritiro Griglia
1 16 Regno Unito (bandiera) Tom Pryce Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford Cosworth 40 55'35"5 1
2 18 Regno Unito (bandiera) John Watson Regno Unito (bandiera) Surtees-Ford Cosworth 40 + 48"5 10
3 5 Svezia (bandiera) Ronnie Peterson Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 40 + 50"0 6
4 6 Belgio (bandiera) Jacky Ickx Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 39 + 1 Giro 4
5 1 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 39 + 1 Giro 17
6 14 Regno Unito (bandiera) Bob Evans Regno Unito (bandiera) BRM 38 + 2 Giri 19
7 20 Italia (bandiera) Arturo Merzario Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 37 + 3 Giri 8
8 17 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford Cosworth 36 Alimentazione 3
9 23 Germania (bandiera) Rolf Stommelen Regno Unito (bandiera) Lola-Ford Cosworth 35 + 5 Giri 5
10 51 Paesi Bassi (bandiera) Roelof Wunderink Regno Unito (bandiera) Ensign-Ford Cosworth 35 + 5 Giri 18
11 35 Regno Unito (bandiera) David Purley Regno Unito (bandiera) Chevron-Ford Cosworth 34 + 6 Giri 12
12 52 Regno Unito (bandiera) Tony Trimmer Regno Unito (bandiera) Safir-Ford Cosworth 33 + 7 Giri 14
NC 31 Regno Unito (bandiera) Ian Ashley Regno Unito (bandiera) Lola-Chevrolet 27 Non Classificato 16
Rit 28 Stati Uniti (bandiera) Mark Donohue Stati Uniti (bandiera) Penske-Ford Cosworth 26 Tenuta di strada 7
Rit 3 Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 25 Motore 2
Rit 10 Italia (bandiera) Lella Lombardi Regno Unito (bandiera) March-Ford Cosworth 20 Tenuta di strada 11
Rit 7 Australia (bandiera) Vern Schuppan Regno Unito (bandiera) Lola-Chevrolet 18 Gomma 13
Rit 50 Nuova Zelanda (bandiera) John Nicholson Regno Unito (bandiera) Lyncar-Ford Cosworth 15 Motore 20
Rit 208 Danimarca (bandiera) Tom Belsø Regno Unito (bandiera) Lola-Chevrolet 0 Incidente 9
Rit 2 Germania (bandiera) Jochen Mass Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 0 Incidente 15
NP 21 Italia (bandiera) Maurizo Flammini Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth Incidente
  1. ^ (EN) Shellsport F5000 Championship round, in oldracingcars.com. URL consultato il 15 dicembre 2011.
  2. ^ (EN) Race of Champions, su racingsportscars.com. URL consultato il 15 dicembre 2011.
  3. ^ a b c Con il simbolo † si indicano le vetture di Formula 5000.
  4. ^ Inizialmente la Williams iscrisse Mario Casoni.
  5. ^ a b Altre fonti indicano Vern Schuppan col numero 7 e con una vettura privata.(EN) 1975 Race of Champions-Entry List, su chicanef1.com. URL consultato il 15 dicembre 2011. (FR) X Race of Champions, su statsf1.com. URL consultato il 15 dicembre 2011.
  6. ^ Inizialmente la Theodore iscrisse una March 741-Ford Cosworth, vettura di Formula 1.
  7. ^ Venne iscritta la Ensign N175, ma poi la scuderia utilizzò il modello N174.
  8. ^ Altre fonti indicano Tom Belsø iscritto dal Team Viking.(FR) X Race of Champions, su statsf1.com. URL consultato il 15 dicembre 2011.
  9. ^ Sessione di qualifica, su racingsportscars.com.
  10. ^ Maurizio Flammini non partì per un incidente nelle prove. John Nicholson scalò di una posizione in grilgia.
  11. ^ Risultati del gran premio, su statsf1.com.
  • 1976 John Player Grand Prix Year Book, Autocourse 1975

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