Rebaudioside A | |
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Nome IUPAC | |
19-O-beta-glucopiranosil-13-O-(beta-glucopiranosil(1-2)
beta-glucopiranosil(1-3))-beta-glucopiranosilsteviolo | |
Nomi alternativi | |
rebaudioside A | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C44H70O23 |
Massa molecolare (u) | 967.01 |
Aspetto | solido cristallino bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 611-696-6 |
PubChem | 6918840 |
DrugBank | DBDB15136 |
SMILES | CC12CCCC(C1CCC34C2CC(C(C3)C(=C)C4)OC5C(C(C(C(O5)CO)O)OC6C(C(C(C(O6)CO)O)O)O)OC7C(C(C(C(O7)CO)O)O)O)(C)C(=O)OC8C(C(C(C(O8)CO)O)O)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1.6 circa |
Temperatura di fusione | -- |
Temperatura di ebollizione | -- |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | ---[1] |
Il rebaudioside A è un composto presente nelle foglie della pianta Stevia rebaudiana.
Anche se un suo potenziale metabolita, lo steviolo, è un mutageno riconosciuto[2][3][4], il rebaudioside A di per sé non mostra nessun effetto carcinogeno. Non è nemmeno noto se tale metabolita venga effettivamente assorbito durante la metabolizzazione in vivo. È solitamente presente insieme al suo isomero, il rebaudioside C (CAS 63550-99-2).
La molecola contiene 4 β-glucosi, che in alcuni studi in vitro vengono idrolizzati e rimossi da parte della flora batterica intestinale umana, producendo appunto steviolo. Tuttavia nelle popolazioni che fanno uso naturalmente di foglie di stevia e derivati, tra cui il Giappone, non esiste una marcata evidenza statistica di tumori riconducibili allo steviolo.
Nel 2003, uno studio belga[5] ha mostrato come lo stevioside somministrato ai maiali venisse completamente convertito in steviolo, ma che quest'ultimo non veniva assorbito, nemmeno se trasformato in una forma più facilmente rilevabile.