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Le religioni nei Paesi Bassi vedevano una netta prevalenza del cristianesimo fino alla fine del XX secolo. Anche se la pluralità religiosa permane, si è verificata una diminuzione dell'adesione alle confessioni religiose.
Nel 2006 il 34% degli olandesi si è identificato come cristiano[2], in costante diminuzione fino al 2015 con meno del 25% della popolazione affiliata a qualcuna delle differenti confessioni cristiane (l'11,7% alla Chiesa cattolica nei Paesi Bassi, l'8,6% alla Chiesa protestante nei Paesi Bassi, il 4,2% ad altre denominazioni cristiane minori). Il 5,8% sono musulmani e il 2% aderisce all'induismo o al buddhismo, sulla base di due approfondite ricerche indipendenti l'una dall'altra dell'Università Radboud di Nimega e della Vrije Universiteit[3].
Circa il 67,8% della popolazione nel 2015 non ha alcuna affiliazione religiosa e proclama un'aperta irreligiosità, rispetto al 61% nel 2006, al 53% nel 1996, al 43% nel 1979 e al 33% nel 1966[3]. L'"Agenzia per la pianificazione sociale e culturale" prevede che il numero degli olandesi non affiliati possa giungere fino al 72% entro il 2020[4].
Dall'indagine svolta nel dicembre del 2014 della "Vrije Universiteit" si è concluso che per la prima volta esistono un maggior numero di persone che professano l'ateismo (25%) piuttosto che il teismo (17%). La maggioranza della popolazione dichiara l'agnosticismo (31%) o comunque una vaga forma di spiritualità del tutto priva di religiosità (27%)[5].
La stragrande maggioranza degli olandesi ritiene che la religione non debba svolgere un ruolo determinante né nella politica né nel campo dell'istruzione pubblica. La religione è fortemente diminuita anche nella sua qualità di legame sociale[2] ed è generalmente considerata una questione personale che non dovrebbe essere propagandata in pubblico[6].
La Costituzione del Regno dei Paesi Bassi garantisce la libertà nell'ambito dell'educazione, il che significa che tutte le scuole che aderiscono ai criteri di qualità generali ricevono gli stessi finanziamenti governativi; ciò include anche quegli istituti fondati su principi religiosi (specialmente da gruppi cattolici romani e di varie tipologie del protestantesimo).
Tre dei tredici partiti politici degli Stati generali dei Paesi Bassi (l'Appello Cristiano Democratico, l'Unione Cristiana e il Partito Politico Riformato) si rifanno alle credenze cristiane. Diverse feste religiose cristiane sono anche feste nazionali (Natale, Pasqua, Pentecoste e Ascensione di Gesù)[7].
L'ateismo, l'agnosticismo e l'ateismo cristiano sono in aumento e sono ampiamente accettati e considerati come non controversi. Tra coloro che aderiscono nominalmente al cristianesimo esistono percentuali elevate di atei, agnostici e spirituali, poiché l'affiliazione ad una denominazione cristiana viene anche usata come forma di identificazione culturale nelle varie province[8].
Nel 2015 l'82% della popolazione ha dichiarato di non aver mai o quasi visitato una chiesa e il 59% ha affermato di non essere mai stato in una chiesa di qualsiasi tipo. Di tutte le persone interrogate il 24% si è considerato ateo, con un incremento dell'11% rispetto allo studio precedente effettuato nel 2006[3]. L'aumento previsto della spiritualità (ietsismo) si è arrestato in base alla ricerca nel 2015; nel 2006 il 40% degli intervistati si è considerato spirituale, nel 2015 questo numero è sceso al 31%. Il numero di coloro che crede nell'esistenza di un qualche potere superiore è sceso dal 36% al 28% nello stesso periodo[2].
L'"Istituto cattolico sociale-ecclesiastico" (KASKI)[9] ha trovato che il 23,3% della popolazione è nominalmente cattolica nel 2014[10] e il 10% è membro della Chiesa protestante, sulla base di informazioni pervenute dalle chiese cattoliche e protestanti[11].
Questi numeri però sono notevolmente superiori a quelli degli aderenti trovati dall'"Università Radboud" e dalla "Vrije Universiteit Amsterdam". Ciò dimostra una forte disconnessione tra l'adesione e la professione effettiva; soprattutto la Chiesa cattolica afferma spesso che 1/4 della popolazione olandese sia cattolica, indicando le statistiche ufficiali; ma quando viene interrogato, meno della metà di quel numero si associa alla fede romana.
Molte persone continuano a rimanere registrate come membri di una chiesa anche quando non sono più religiose, ma per vari motivi non hanno ufficialmente rinunciato alla loro adesione - un fenomeno noto come "appartenere senza credere"[12]. Secondo KASKI il numero totale di membri dei gruppi cristiani è diminuito da circa 7.013.163 (il 43,22% della popolazione complessiva) nel 2003 a 5.730.852 (il 34,15%) nel 2013[10].
Secondo il sondaggio condotto da Eurobarometro nel 2012 il 44% dei residenti olandesi erano cristiani[13]. I cattolici costituivano il più grande gruppo cristiano venendo a rappresentare il 22% dei cittadini[13]; mentre i protestanti rappresentavano il 15% e gli altri cristiani il 7%. I non-credenti/agnostici erano il 41%, gli atei l'8% e i musulmani l'1%[13].