Repubblica Popolare della Mongolia Interna | |
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Dati amministrativi | |
Lingue parlate | Mongolo Cinese |
Capitale | Bandiera destra di Sonid |
Dipendente da | Unione Sovietica |
Politica | |
Forma di Stato | Stato socialista |
Nascita | 9 settembre 1945 |
Causa | Invasione sovietica della Manciuria |
Fine | 6 novembre 1945 |
Causa | Conquista da parte del Partito Comunista Cinese |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Estremo Oriente |
Territorio originale | Mongolia Interna |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Occupazione sovietica della Manciuria |
Succeduto da | Cina controllata dai comunisti (1927-1949) |
Ora parte di | Cina |
La Repubblica Popolare della Mongolia Interna era uno stato della Mongolia Interna fondato poco dopo la fine della seconda guerra mondiale. Esistette dal 9 settembre al 6 novembre del 1945.
Durante la seconda guerra sino-giapponese, i giapponesi stabilirono uno stato fantoccio nella Mongolia Interna chiamato Mengjiang. Il Mengjiang fu sciolto a seguito dell'invasione delle truppe sovietiche e mongole nell'agosto del 1945. Il 9 settembre si tenne un congresso di "Rappresentanti del Popolo" in quello che ora è il Bandiera destra di Sonid. Al congresso parteciparono 80 rappresentanti provenienti dalle aree del Chahar, Xilingol e Siziwang. Il congresso proclamò la Repubblica Popolare della Mongolia Interna e fu eletto un governo provvisorio di 27 membri, di cui 11 del comitato permanente.[1]
Il Partito Comunista Cinese intervenne, temendo il separatismo. Il partito mandò Ulanhu a prendere il controllo della situazione e ordinò che il governo della repubblica fosse sciolto. La regione fu organizzata successivamente come Regione Autonoma Mongola Interna.[2]