Riprendiamoci Forte Alamo! | |
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Titolo originale | Viva Max! |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1969 |
Durata | 93 min |
Genere | commedia |
Regia | Jerry Paris |
Soggetto | Jim Lehrer |
Sceneggiatura | Elliott Baker |
Produttore | Mark Carliner |
Casa di produzione | Commonwealth United Entertainment |
Fotografia | Henri Persin |
Montaggio | David Berlatsky, Bud Molin |
Musiche | Ralph Dino, Hugo Montenegro, John Sembello |
Scenografia | James Hulsey, Carl Braunger |
Trucco | Monique Archambault |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Riprendiamoci Forte Alamo! (Viva Max!) è un film statunitense del 1969 diretto da Jerry Paris.
È un film commedia basato su un romanzo di Jim Lehrer e ha come protagonisti Peter Ustinov, Pamela Tiffin e Jonathan Winters.
Il generale di brigata dell'esercito messicano, Maximilian Rodrigues de Santos, arriva alla frontiera degli Stati Uniti al comando di una compagnia di fanti con il pretesto di recarsi a Laredo (Texas) in occasione di una parata in onore di George Washington. La sua destinazione è però San Antonio, dove il generale intende portare a termine una missione donchisciottesca: rioccupare Los Alamos e riaffermare l'orgoglio nazionale del Messico. Nessuno dei suoi soldati è in realtà a conoscenza dei suoi piani, ma senza discutere tutti eseguono gli ordini impartiti dal sergente Valdez, che è un suo devoto sottoposto.
Il film, diretto da Jerry Paris su una sceneggiatura di Elliott Baker e un soggetto di Jim Lehrer (l'autore del romanzo),[1] fu prodotto da Mark Carliner per la Commonwealth United Entertainment[2] e girato a Brackettville e San Antonio in Texas e a Roma[3]
Il film fu distribuito negli Stati Uniti nel dicembre del 1969 al cinema dalla Commonwealth United Entertainment e dalla Republic Pictures Home Video per l'home video nel 1999.[2]
Alcune delle uscite internazionali sono state:[4]
La tagline è: "Some heroes are born...some are made...some are mistakes".[5]
Secondo il Morandini "l'idea di partenza è divertente, ma lo sviluppo della vicenda non è all'altezza delle premesse" e le cose divertenti si vedono solo grazie alla bravura degli attori.[6]