Rohrbach Ro VIII | |
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Un Ro VIII Roland Ia della compagnia aerea svizzera Ad Astra Aero in sosta all'Aeroporto di Ginevra nel 1929 | |
Descrizione | |
Tipo | aereo di linea |
Equipaggio | 2 |
Progettista | Adolf Rohrbach |
Costruttore | Rohrbach |
Data primo volo | 1926 |
Utilizzatore principale | Rohrbach |
Esemplari | 18 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 16,10 m |
Apertura alare | 26,30 m |
Superficie alare | 89,0 m² |
Peso carico | 7 150 kg |
Passeggeri | 10 |
Propulsione | |
Motore | 3 BMW IV |
Potenza | 230 PS (169 kW) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità di crociera | 175 km/h |
Autonomia | 1 500 km |
Quota di servizio | 4 000 m |
Note | dati riferiti alla versione Ro VIII Roland I |
i dati sono estratti daAirliners from 1919 to the Present Day[1] | |
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Il Rohrbach Ro VIII era un trimotore da trasporto passeggeri, monoplano ad ala alta, sviluppato dall'azienda aeronautica tedesca Rohrbach Metallflugzeugbau GmbH negli anni venti.
Identificato come "Roland I", "Roland Ia" e "Roland II" durante la produzione, varianti che si differenziavano per qualche particolare tecnico, misure e motorizzazione adottata, fu il modello di maggior successo commerciale della ditta e contribuì a sviluppare il trasporto aereo di persone e merci nel decennio successivo al termine della prima guerra mondiale.
Dopo che, nel 1926, a seguito della fusione tra le compagnie "Uberwald Aero Lloyd" (DAL) e "Junkers Luftverkehr" venne fondata a Berlino la Deutsche Luft Hansa (DLH), i vertici della nuova compagnia aerea nazionale decisero di rinnovare ed integrare la flotta delle due precedenti realtà con dei nuovi modelli atti a sopperire le carenze operative dei precedenti velivoli.
A questo scopo l'azienda emise una specifica per la fornitura di un modello atto ad operare su rotte che attraversavano regioni montagnose alla quale rispose la Rohrbach Metallflugzeugbau con un velivolo trimotore dallo scompartimento passeggeri da dieci posti a sedere, dall'impostazione classica per il periodo, ala alta e carrello d'atterraggio fisso, caratterizzato da una fusoliera in metallo ondulato ed ottima, per il periodo, velocità variometrica.[2] Il progetto era inoltre dotato di innovazioni tecnologiche atte ad aumentare il comfort dei passeggeri tra cui l'insonorizzazione, il riscaldamento dello scompartimento passeggeri e la presenza di un gabinetto verso coda.
Il primo esemplare realizzato, portato in volo per la prima volta nel settembre di quello stesso anno, presentava una cabina di pilotaggio aperta, ma consegnato all'azienda per le valutazioni ne venne richiesto una modifica al fine che i piloti potessero beneficiare di un maggior comfort date le rigide temperature che dovevano fronteggiare nell'attraversamento delle Alpi, la cui soluzione consisté nell'adottare una copertura che aveva anche il vantaggio di migliorare l'aerodinamicità complessiva del modello. In sede di produzione verrà in seguito adottata, dalla variante "Roland II", una fusoliera dalla cabina di guida completamente chiusa.
La propulsione venne inizialmente affidata affidata a tre BMW IV, un motore a 6 cilindri in linea raffreddato ad acqua, in grado di erogare una potenza pari a 230 PS (169 kW) ciascuno, collocati uno all'estremità anteriore della fusoliera e i restanti in gondole alari ed azionanti eliche bipala.
Gli esemplari vennero utilizzati da diverse compagnie aeree nazionali ed estere. Tra queste la svizzera Ad Astra Aero e la spagnola Iberia.
Un esemplare versione Roland II (D 991, WNr. 18, "Zugspitze") nell'estate 1928 fu oggetto di una conversione destinata ad uso militare indicata come "Notrüstungstype“. La variante venne identificata dall'azienda come "Roland Mb" o "Militär Roland".