Roserio | |
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Rovine della chiesa di San Giorgio, unico resto del borgo rurale di Roserio | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Milano |
Città | Milano |
Circoscrizione | Municipio 8 |
Altitudine | 141 m s.l.m. |
Nome abitanti | roseriesi |
Roserio (Roseri in dialetto milanese, IPA: [ruˈze:ri]) è un quartiere di Milano appartenente al Municipio 8 e posto nella periferia nord-occidentale della città, l'unico con la Cassina Triulza a trovarsi a nord dell'autostrada A4.
Roserio era un insediamento rurale di antica origine.
Nell'ambito della suddivisione del territorio milanese in pievi, apparteneva alla Pieve di Bollate. Il territorio comunale confinava a nord con Baranzate, ad ovest con Cassina Triulza, a sud con Musocco e a est con Vialba. Il 19 aprile 1674 venne eretto il feudo di Novate con Roserio cui feudatari furono i marchesi Pogliaghi fino all'abolizione, da parte dei francesi, di tutti i privilegi feudali.[1] Nell'estimo voluto dall'imperatrice Maria Teresa nel 1771, Roserio risultò avere 106 abitanti.[2]
In età napoleonica, dal 1809 al 1816, Roserio fu aggregata a Bollate, recuperando l'autonomia con la costituzione del regno Lombardo-Veneto.
All'unità d'Italia, nel 1861, il paese contava 177 abitanti. Nel 1869 Roserio fu aggregata a Musocco[3], a sua volta annessa a Milano nel 1923.[4] L'unificazione di Roserio con Musocco fu peraltro un'anomalia storica, dato che per secoli la comunità era dipesa, sia civilmente che religiosamente, insieme a Novate, dall'anticamente influente borgo di Bollate.[5]
Dopo l'annessione a Milano, la zona di Roserio è stata segnata dalla costruzione del Sanatorio di Vialba e, dopo la Seconda guerra mondiale, del grande svincolo autostradale di Fiorenza, che connette l'autostrada Torino-Trieste all'autostrada dei Laghi. A Roserio ha anche sede un grande deposito di Poste Italiane.