Rotella | |
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Rotella ottomana (Firenze, Museo Stibbert) | |
Tipo | scudo |
Produzione | |
Entrata in servizio | XIV secolo |
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La rotella è un tipo di scudo leggero rotondo, in uso soprattutto tra il quattordicesimo e il sedicesimo secolo.[1][2]
Scudi rotondi sono esistiti in dimensioni molto variabili e sono stati molto popolari in Europa, Asia e Americhe, durante l'età del bronzo, il periodo classico (come il clipeo e la parma),[1][3] il periodo post-classico e il periodo moderno precoce, in forme diverse. Durante l'età del bronzo erano generalmente grandi e progettati per difendere quanto per colpire (come gli scudi di bronzo degli Spartani),[4][5] mentre dal tardo periodo post-classico erano principalmente progettati per parare e rispondere (come il piccolo scudo a braccio, sostituito dallo scudo a goccia o a testa di cavallo)[6]. Durante il Medioevo si utilizzavano per difendere la mano sinistra dagli attacchi di spada.[3]
Anche se offrivano meno protezione, specialmente alle gambe rispetto allo scudo a pipistrello (la pelta), lo scudo rotondo veniva talvolta usato come arma d'attacco. La rotella rinascimentale era generalmente in legno ricoperto di pelle, cuoio o metallo, e aveva di solito una parte centrale fortemente convessa (umbone), in alcuni casi munita di punta per offendere; nella parte interna aveva un'imbracciatura in cuoio e una maniglia di ferro imbottita e rivestita pure di cuoio.[1]
Tipica era la dotazione di scudi rotondi ad esempio nell'esercito ottomano, derivato dal dhal indiano, a sua volta di derivazione ellenistica[7].
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