SN Refsdal | |
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SN Resfdal (ingrandita nel riquadro) e l'ammasso di galassie MACS J1149.6+2223 (HST) | |
Scoperta | 11 novembre 2014 |
Costellazione | Leone |
Distanza dal Sole | 9,3 miliardi di anni luce |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 11h 49m 35.45s |
Declinazione | 22° 23′ 44.84″ |
SN Refsdal è la prima supernova individuata grazie alla visualizzazione di immagini multiple generate dal fenomeno della lente gravitazionale per l'interposizione dell'ammasso di galassie MACS J1149.6+2223[1]. Il nome assegnatole è in onore dell'astrofisico norvegese Sjur Refsdal che per primo, nel 1964, propose l'utilizzo dell'effetto della lente gravitazionale sulle supernove per studiare l'espansione dell'Universo[2]. Le osservazioni sono state condotte utilizzando il Telescopio spaziale Hubble[3].
La galassia ospite della SN Refsdal ha un redshift di z = 1,49 che corrisponde ad una distanza comovente di 14,4 miliardi di anni luce. La lente gravitazionale ha generato immagini multiple (4) della supernova, disposte a croce attorno ad una galassia ellittica situata a z = 0,54; questo fenomeno è chiamato croce di Einstein[2].
Gli studiosi ritengono che, nonostante la quadruplice immagine della supernova sia destinata a svanire, prima o poi sarà possibile visualizzarla nuovamente dato che l'attuale immagine è solo uno degli eventi osservabili con la lente gravitazionale. È possibile che la supernova sia già apparsa come immagine unica circa 40-50 anni fa in altri punti dell'ammasso e si prevede possa apparire ancora entro i prossimi dieci anni. Queste visualizzazioni scaglionate nel tempo saranno molto utili agli astronomi per sondare la velocità di espansione dell'Universo, per comprendere la distribuzione nelle galassie della materia barionica e della materia oscura, e l'azione delle lenti gravitazionali degli ammassi di galassie[2].