Anche nota come Pari Bolandeh (fata alta),[1] venne arrestata dalle guardie rivoluzionarie nel 1979, che dettero fuoco anche al quartiere a luci rosseShahr-e No. Insieme a lei finirono in carcere Simin BMW, Ashraf Chahar Cheshm, Shahla Abadani e Peri Siah.[2]
Le accuse contro Ghasemi, secondo il rapporto di Amnesty International,[3] furono: "muovere guerra contro Dio" (moharebeh, ossia il massimo reato d'opinione politico-religioso) e "prostituzione".
Venne fucilata all'1:00 del 12 luglio insieme ad altre due sex workers.[2]
Il processo non viene considerato equo.[3]
Il corpo venne seppellito nel cimitero di Behesht-e Zahra.[4]
Nella letteratura contemporanea e nella cultura popolare, lei e il suo destino vengono menzionati diverse volte.
^(FA) جستجوی اموات بهشت زهرا, su tehran.ir, Search for the dead of Behesht Zahra. URL consultato il 10 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2007).
^(FA) Hava 6, su golshirifoundation.org. URL consultato il 10 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2008).