Sarracenia minor | |
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Ascidio di Sarracenia minor | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Ericales |
Famiglia | Sarraceniaceae |
Genere | Sarracenia |
Specie | S. minor |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Nepenthales |
Famiglia | Sarraceniaceae |
Genere | Sarracenia |
Specie | S. minor |
Nomenclatura binomiale | |
Sarracenia minor Walt., 1788 |
Sarracenia minor Walt., 1788 è una pianta carnivora appartenente alla famiglia delle Sarraceniacee, originaria degli Stati Uniti[2].
È una pianta relativamente piccola con ascidi che raggiungono la lunghezza massima di 25-30 cm. Una forma particolarmente grande, con ascidi alti circa 1 metro, è stata trovata nella palude di Okefenokee, al confine tra Georgia e Florida.
Presenta degli ascidi sormontati da una sorta di cupola che funge da opercolo e in cui sono presenti delle macchie traslucide che lasciano passare la luce. In questo modo la pianta attira gli insetti sempre più all'interno della trappola e lontano dalla bocca dell'ascidio. Questo è pieno di acqua e enzimi prodotti dalla pianta stessa che servono alla digestione delle prede.
La fioritura avviene da marzo a maggio e i fiori sono di colore giallo.
La specie è diffusa nelle regioni costiere degli Stati Uniti sud-orientali, dalla Carolina del Nord alla Florida[1][2]
Vive in ambienti paludosi poveri di nutrienti come azoto o fosforo.
Il suo substrato ideale è caratterizzato da torba acida di sfagno, con pH compreso tra 3 e 4,5, con la presenza di 1/5 di perlite o sabbia di quarzo. È possibile, inoltre, aggiungere una quantità minima di vermiculite (non superiore al 10%) per favorire lo sviluppo della pianta.[senza fonte]