Saurida undosquamis | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Ordine | Aulopiformes |
Famiglia | Synodontidae |
Genere | Saurida |
Specie | S. undosquamis |
Nomenclatura binomiale | |
Saurida undosquamis Richardson, 1848 | |
Sinonimi | |
Saurida grandisquamis (Günther, 1864) | |
Nomi comuni | |
Pesce lucertola a grandi squame |
Saurida undosquamis (Richardson, 1848), noto comunemente come pesce lucertola[1] o pesce lucertola a grandi scaglie[2] o pesce ramarro orientale [3] è un pesce osseo marino della famiglia Synodontidae.
Indo-Pacifico tropicale compreso il mar Rosso[4]. Con la migrazione lessepsiana si è stabilito nel mar Mediterraneo orientale dove è molto comune dalla Libia a Rodi, segnalazioni più sporadiche vengono anche da Grecia continentale, Creta e Albania[5]. Secondo uno studio del 2015 nel Mediterraneo non si sarebbe stabilita questa specie ma Saurida lessepsianus[6][7].
L'habitat è costituito da fondali sabbiosi o fangosi del piano circalitorale tra 30 e 70 metri, meno comunemente fino a 100[4] ed eccezionalmente fino a 225[2].
Questo pesce ha un aspetto simile al pesce lucertola mediterraneo Synodus saurus rispetto al quale ha un aspetto più slanciato e sottile. Il corpo ha sezione cilindrica. La testa è abbastanza schiacciata con bocca molto ampia che finisce molto oltre l'occhio. I denti sono sottili e lunghi, sono visibili quando il pesce ha la bocca chiusa. La pinna dorsale è abbastanza ampia, è seguita da una pinna adiposa. La pinna anale è situata sotto la pinna adiposa. La pinna caudale è biloba. La colorazione è grigio sabbia con ventre bianco e da 7 a 10 macchie scure, spesso indistinte, allineate al centro dei fianchi. Piccole macchie anulari scure sono situate sul primo raggio della pinna dorsale e sul raggio superiore della pinna caudale. La taglia massima è di 50 cm, mediamente misura da 15 a 30 cm in Mediterraneo[4][5][2].
Carnivoro, si ciba principalmente di pesci (acciughe e triglie di scoglio soprattutto) e, secondariamente, di crostacei[4] decapodi[5].
Si riproduce da marzo a dicembre, uova e larve sono pelagiche[5].
Nelle zone di maggiore diffusione, e anche nel Mediterraneo orientale, ha una certa importanza come prodotto della pesca commerciale. Si cattura in abbondanza con le reti a strascico[5]. Nella cucina giapponese viene impiegato per produrre il kamaboko[4].