La scheletrizzazione è l'ultima fase della decomposizione del cadavere dei vertebrati e consiste nel disfacimento di tutti i tessuti molli e nella conseguente esposizione delle ossa.
I tempi della scheletrizzazione dipendono fortemente da fattori esterni quali temperatura, presenza di animali saprofagi e luogo di conservazione del corpo. Un corpo esposto a temperature sotto lo zero può anche non giungere mai allo stato di scheletro, bensì subisce un particolare tipo di mummificazione (un esempio è Ötzi). In un clima temperato si verificano le seguenti possibilità:
La scheletrizzazione è la fase della decomposizione più lunga in assoluto: nonostante i batteri non possano consumare le ossa, queste subiscono un disfacimento causato dagli acidi che si trovano nell'ambiente. Le ossa sono infatti composte prevalentemente di proteine e minerali.[2] L'unico modo in cui si può arrestare questa corrosione è un processo definito fossilizzazione.