Sean Gordon Murphy (Nashua, 26 aprile 1980) è uno scrittore e fumettista statunitense.
Appassionato di fumetti fin dall'infanzia, dopo il diploma (1999) frequenta la School of Art di Boston e la Savannah College of Art and Design[1]. Prima di finire gli studi collabora già con editori quali la Dark Horse Comics per i titoli legati al franchise Star Wars[1]. Dopo un periodo trascorso a Hollywood cercando una carriera nel mondo cinematografico e videoludico inizia un sodalizio con la DC Comics che gli porta notorietà tra i lettori e la critica[1]. Arriva a collaborare con autori quali Grant Morrison e Scott Snyder, con l'autore scozzese realizza l'acclamata miniserie Joe the Barbarian e con Snyder American Vampire: Selezione Naturale e The Wake[1]. Entrambe sono realizzate per l'etichetta Vertigo, la linea editoriale voluta dalla DC per un pubblico maturo. Per questa realizza anche Hellblazer: City of Demons (su testi di Si Spencer) a cui si aggiunge Punk Rock Jesus, opera in cui si cimenta come autore completo realizzandone sia i testi che i disegni[1]. I temi religiosi e distopici sottolineano il carattere iconoclasta e innovatore dell'autore contribuendo ad aumentare la sua considerazione da parte del management DC che è pronto ad affidargli anche i personaggi più celebri quali Batman[1].
Il successo arriva nel 2017 con Batman: Cavaliere Bianco, opere realizzata interamente da Sean Murphy e ambientata in una realtà alternativa dove Jack Napier viene curato dai suoi problemi psichiatrici e smette di essere il Joker. Questa storia viene raccolta nel 2018 in unico volume pubblicato sotto il nuovo imprint DC Black Label[1].
La sua passione per i fumetti risale all'infanzia e ancora prima di laurearsi cerca di imporsi nel campo dei comic statunitensi[2]. Inizialmente ha la possibilità di essere pubblicato da editori indipendenti quali Avatar Press, Dark Horse Comics e IDW Publishing con le quali comincia a collaborare dai primi anni duemila. Per queste si cementa con fumetti su licenza quali quelli dei franchise di Star Wars e Star Trek[2]. La sua aspirazione è però quella di realizzare opere come autore completo (scrittore e disegnatore) e (possibilmente) "creator owned". La prima grande opportunità arriva con la graphic novel in bianco e nero Off Road che viene pubblicata dalla Oni Press nel 2005[2]. Sean non spreca l'occasione e imbastisce un'opera che attira l'attenzione e l'acclamazione della critica e per la quale vince un American Library Association Award[2].
Questo riconoscimento gli vale la possibilità di firmare un contratto in esclusiva con la storica DC Comics, la durata dell'accordo è di circa 7 anni (2007-2014). Ha quindi la possibilità di trasferirsi a New York City e iniziare stabilmente la sua carriera da fumettista[2]. In questo periodo si afferma definitivamente come artista di successo collaborando con scrittori del calibro di Grant Morrison (per Joe the Barbarian) e Scott Snyder (per The Wake e lo spin-off di American Vampire)[2]. Riesce anche a realizzare una miniserie come aurore completo e di cui detiene il pieno controllo creativo e dei diritti, si tratta di Punk Rock Jesus, pubblicata dall'imprint Vertigo[2]. L'opera affronta tematiche delicate di carattere religioso e metafisico[3]. Al centro della storia vi è un clone di Gesù che diviene protagonista di un grottesco reality show, dove l'autore vuole evidenziare la preoccupante ossessione degli americani per i media e la religione che, inevitabilmente, rischiano di influire sulla vita politica del paese[3]. Il soggetto non subisce censure e si tratta di una delle ultime pubblicazioni della Vertigo curata da Karen Berger, storica editor e co-fondatrice dell'imprint nel 1993 la quale lascia il suo incarico ventennale nei primi mesi del 2013. Dopo aver lavorato ad un altro progetto Vertigo quale The Wake, questa volta in coppia con lo scritto Scott Snyder, Murphy torna al fumetto indipendente creando Chrononauts con lo scrittore scozzese Mark Millar[4]. Si tratta di una miniserie sui viaggi nel tempo pubblicata per l'imprint Millarworld, distribuita tramite la Image. L'opera, come molte altre del Millarworld, suscita da subito l'attenzione degli studios di Hollywood[4] e la possibilità di vederne un adattamento in serie TV o film aumenta quando, nel 2017, l'intero catalogo del Millarworld (tranne una manciata di titoli) viene acquisito da Netflix. La piattaforma streaming a pagamento è decisa a sfruttare le storie a fumetti create da Millar e diversi artisti (tra cui il Chrononauts di Murphy) per ampliare il ventaglio delle sue proposte in esclusiva, siano esse serie televisive, film o cartoni animati.
Dopo un paio d'anni (2015-2016) in cui Sean si dedica principalmente alla Image, a partire dal 2017 torna alla DC Comics con l'intenzione di cimentarsi su uno dei personaggi più iconici della storia del fumetto, ovvero Batman. La sua proposta è quella di realizzare una miniserie ambientata al di fuori della continuity ufficiale e di cui lui possa avere il pieno controllo creativo assumendo il ruolo sia di scrittore che di disegnatore[5]. Vuole quindi ripercorrere quanto già fatto in passato da un autore come Frank Miller con Il ritorno del Cavaliere Oscuro. Il progetto viene approvato dai vertici DC e si materializza nella limited-series di 8 albi Batman: White Knight, pubblicata tra il 2017 e il 2018. Il presupposto vede il Joker guarirsi dalla sua follia, diventare un cittadino modello e consigliere del Municipio[5]. In questo ruolo riesce a ribaltare i ruoli con il suo eterno antagonista e dimostra all'opinione pubblica che la reale minaccia per la tranquillità di Gotham è lo stesso Batman[5]. L'opera ottiene un grande successo e nel 2019 ne esce un sequel ed uno spin-off, dando quindi origine ad un universo alternativo di Batman denominato White Knight Universe[6]. In questo riesce a compiere quanto fatto dallo stesso Miller con il suo "Dark Knight" che con le opere sequel e prequel ha forgiato un universo alternativo denominato "Dark Knight Universe". Questa tipologia di storie, fuori continuity e indirizzate ad un pubblico maturo, sono alla base della fondazione dell'imprint DC Black Label[5], creato dai due co-editori Dan DiDio e Jim Lee nel 2018. Jim Lee cita esplicitamente Frank Miller e il suo Cavaliere Oscuro come ispiratore per questa nuova etichetta della DC ma un ruolo cruciale nella sua nascita lo svolge anche il successo ottenuto dal Cavaliere Bianco di Murphy. La prima miniserie è la prima opera ad essere raccolta in volume con il logo DC Black Label pur non essendo, originariamente stata pubblicata per l'imprint[5]. La miniserie sequel Batman: Curse of the White Knight viene poi distribuita dal 4 luglio 2019 per DC Black Label rendendo il White Knight Universe parte integrante delle pubblicazioni del nuovo imprint[6].
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