Sebastijan Krelj (Vipacco, 1538[1] – Lubiana, 25 dicembre 1567[1]) è stato uno scrittore, linguista e teologo sloveno. È considerato uno dei protestanti sloveni più istruiti del XVI secolo[2].
Krelj nacque nel 1538 a Vipacco, all'epoca parte del Ducato di Carniola. Studiò all'Università di Jena, divenendo un seguace dello scrittore e predicatore sloveno Primož Trubar. Nel 1565 divenne sovrintendente della chiesa protestante in Carniola. Oltre alla teologia, alla letteratura e alla linguistica, Krelj conosceva e parlava diverse lingue, tra cui il tedesco, l'ebraico, il latino, il greco, l'alfabeto glagolitico e quello cirillico.
Dal 1562 al 1567 scrisse diversi libri, tra cui la Otročja biblija[3] (Bibbia dei bambini) che probabilmente è la sua opera più conosciuta, pubblicata anonima a Ratisbona nel 1566. Tale opera, la cui paternità è stata a lungo dibattuta[4], è scritta principalmente in sloveno ma contiene anche parti in croato, tedesco, latino e italiano. Venne utilizzata principalmente a scopo didattico e fu adottata anche dalla scuola protestante slovena di Lubiana. Krelj tentò invano di riformare la scrittura slovena e quella croata allo scopo di creare un alfabeto comune tra le due lingue[1]. Queste riforme vennero adottate da Jurij Dalmatin nella prima traduzione in sloveno della Bibbia[2].
Morì di tubercolosi il 25 dicembre 1567.
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