Segugio maremmano
| Segugio maremmano | |
|---|---|
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| Gruppo | 6 Segugi e cani per pista di sangue |
| Sezione | 1 Cani da seguita |
| Sottosezione | 1.2 Di taglia media |
| Origine |  Italia
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| Altezza al garrese | Maschio 49-55 cm Femmina 48-54 cm |
| Peso ideale | Maschio 19-25kg
Femmina 18-24kg |
| Razze canine | |
Il segugio maremmano[1] o segugio maremmano da cinghiale[2][3] è una razza canina proveniente dalla Maremma (Toscana), dove viene impiegato per la caccia al cinghiale e altri mammiferi. Il cane, di aspetto molto variabile, è stato selezionato non in base all'aspetto, ma solamente in base alla sua forza e abilità come cacciatore.
I maschi sono alti dai 49 cm. ai 55 cm. e le femmine dai 48 cm. ai 54 cm. Il peso è compreso tra i 18 kg ed i 25 kg. Il mantello è liscio, oppure ruvido, e si trova in colore nero, fulvo, oppure tigrato. Presenta 2 varianti di pelo: a pelo raso, a pelo forte.
Nel 2009, 6.600 esemplari sono stati registrati come fondatori della razza, che si piazza al terzo posto per numero di esemplari tra le varie razze canine presenti in Italia[4]. Visto il numero di esemplari fondatori, ed i criteri usati per la selezione, questa razza possiede grande variabilità genetica, che si spera, possa contribuire a ridurre l'incidenza di malattie ereditarie.[5].
La razza è stata riconosciuta recentemente riconosciuta da ENCI e FCI, nel 2018.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dal sito agraria.org - url consultato il 16/07/2010
- ^ Razze cani: Segugio Maremmano, su agraria.org. URL consultato il 9 agosto 2010.
- ^ www.prosegugio.it (PDF), su prosegugio.it. URL consultato il 10 agosto 2010.
- ^ Dal sito ENCI.it Archiviato il 16 luglio 2011 in Internet Archive.
- ^ Il segugio maremmano - Allevamento "Facenna" -, su segugiomaremmano.it. URL consultato il 9 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2009).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Standard del Segugio maremmano (PDF), ENCI, 7 luglio 2003 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2015).
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- L’ENCI riconosce la razza, su enci.it (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
