Shirō Toyoda (豊田 四郎?, Toyoda Shirō; Kyoto, 3 gennaio 1906 – Tokyo, 13 novembre 1977) è stato un regista e sceneggiatore giapponese.
Nato a Kyoto nel 1906, dopo il liceo si trasferì a Tokyo dove studiò sceneggiatura con il pionieristico regista Eizō Tanaka.[1][2] Entrato a far parte degli studi cinematografici Shochiku di Kamata, lavorò come assistente alla regia con Yasujirō Shimazu prima di debuttare dietro la macchina da presa nel 1929 con il dramma Irodorareru kuchibiru.[1][2] Dopo il trasferimento allo studio indipendente Tokyo Hassei Eiga Shisaku (in seguito Toho), nel 1937 ottenne un certo successo con il film Wakai hito, guadagnandosi poi una buona reputazione per il suo approccio umanistico in adattamenti letterari come Uguisu (1938) e Kojima no haru (1940).[2] Dopo la seconda guerra mondiale raggiunse la fama con le trasposizioni di opere di scrittori come Jun'ichirō Tanizaki (Neko to Shōzō to futari no onna, 1956), Yasunari Kawabata (Yukiguni, 1957), Nagai Kafū (Bokutō kidan, 1960) e Masuji Ibuse (Kigeki: Yōki-na mibōjin, 1964).[1][2]
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