Crisi d'astinenza da nicotina | |
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Specialità | psichiatria |
Eziologia | cessazione del fumo |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 292.0 |
ICD-10 | F17 |
La sindrome d'astinenza da nicotina comprende una serie di manifestazioni cliniche che possono insorgere in un soggetto fumatore in seguito alla riduzione o alla sospensione del consumo di tabacco o dell'uso di sigarette elettroniche, che contengono liquidi a base di nicotina[1][2].
I criteri diagnostici del DSM-IV-TR per la sindrome da astinenza da nicotina, prevedono la presenza, entro 24 ore dalla cessazione o dalla riduzione del fumo, di almeno quattro dei seguenti sintomi[2]:
Tali sintomi devono presentarsi dopo numerose settimane di utilizzo del tabacco e devono influire in modo da causare uno stress clinicamente significativo o influire negativamente sulla vita sociale e lavorativa. Inoltre si deve escludere che tali sintomi siano dovuti ad altri disordini mentali[2].
Le manifestazioni cliniche della crisi d'astinenza da nicotina sono riportate essere transitorie e di breve durata, tanto da raggiungere il loro massimo entro la prima settimana ed esaurirsi completamente entro alcune settimane dalla sospensione[1][3][4]. Altre manifestazioni, oltre a quelle previste dai criteri diagnostici, riportate sono[4]:
Non sono invece da imputare all'astinenza sonnolenza, astenia e altre manifestazioni fisiche[4].
Differenze sull'incidenza globale dei sintomi sono state riportate tra classi di età, ma non si sono dimostrate differenze significative dovute al sesso: in particolare questi sono riportati in circa il 20% dei soggetti in età adolescenziale, mentre risultano presenti in circa metà dei soggetti adulti in seguito alla sospensione; non vi sono tuttavia differenze significative riguardo all'entità dei sintomi[5]. Tra le manifestazioni, quelle depressive si presentano più frequentemente nel sesso femminile, mentre l'irritabilità e l'aumento dell'appetito sono tipici delle ragazze; i maschi adolescenti riportano un'incidenza minore di aumento dell'appetito, ma maggiore di insonnia[5].
Uno studio, basato su un campione di circa 800 adolescenti fumatori, ha mostrato che il craving, ovvero il bisogno irrefrenabile di fumare dopo la sospensione, si manifesta nel 45,5% dei casi, mentre nel 16% dei casi si associa ai sintomi dell'astinenza[6]. La correlazione tra cessazione del fumo e disturbo d'ansia è stata valutata in uno studio annuale condotto su circa 1500 persone intenzionate a smettere di fumare, mostrando una correlazione diretta tra manifestazioni ansiose e capacità di mantenere l'astinenza, con un significativo vantaggio per coloro che erano clinicamente asintomatici[7].
Fattori genetici sono sospettati di incidere per il 45% nella varianza dell'incidenza dei sintomi da astinenza riscontrata[5][8] e, in particolare, sembrano coinvolti geni presenti sul cromosoma 11 quali DRD4, che codifica per il recettore dopaminergico 4, TPH, TH e CHRNA10[9], e sul cromosoma 6, quale il gene OPRM1 che codifica per un recettore per gli oppioidi[10].