Sindrome della fermentazione intestinale | |
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Eziologia | fermentazione |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
La sindrome della fermentazione intestinale, nota anche come sindrome dell'autoproduzione di birra, è una condizione medica rara in cui vengono prodotte quantità di etanolo mediante fermentazione endogena degli amidi all'interno del sistema digestivo.[1][2] Diversi organismi gastrointestinali possono essere legati alla patologia, come Saccharomyces cerevisiae, Candida glabrata[3] o la Candida albicans[4], sono stati identificati come fattori eziologici per questa condizione.
Le dichiarazioni di fermentazione endogena di questo tipo sono state utilizzate come difesa contro le accuse di guida in stato d'ebbrezza.[5][6][7]
Un caso è rimasto non diagnosticato per 20 anni.[8]
È stato anche studiato, ma scartato, come una possibile causa di sindrome della morte improvvisa del lattante.[9]
Una variante di questa sindrome si verifica in persone con anomalie del fegato che impediscono loro di abbattere l'alcol normalmente. I pazienti con questa condizione possono sviluppare sintomi simili a questa sindrome anche quando il lievito produce una quantità di alcol troppo piccola per inebriare un individuo sano.[10]
La malattia può avere effetti profondi sulla vita quotidiana. Gli effetti collaterali ricorrenti sono mal di stomaco, vertigini, bocca secca, postumi dell'ubriachezza (hangover), disorientamento, sindrome dell'intestino irritabile e sindrome da affaticamento cronico. Questi effetti possono portare ad altri problemi di salute come la depressione, l'ansia e la scarsa produttività sul lavoro. Lo stato di intossicazione inoltre può portare a difficoltà personali nel quotidiano, e la relativa difficoltà nel riconoscere la condizione può rendere difficile individuare il trattamento adatto.[11]